Giro Donne 2010 – Assolo della Stevens. Vos sempre in rosa

Creato il 08 luglio 2010 da Sport24h


Spettacolo di alta qualità su un percorso che ha esaltato il grande ciclismo femminile, di cui la statunitense Evelyn Stevens si è fatta prima ed esaltante interprete. Una corsa vera, selettiva quella ha caratterizzato la settima tappa di un Giro Donne che è già entrato nel pieno del livello tecnico e si prepara ad un finale tutto da seguire. Da Como ad Albese con Cassano con le severe Prealpi a favorire la selezione e a chiamare in avanscoperta le leader sin dalle prime battute. Una giornata che ha incoronato la statunitense Evelyn Stevens regina di giornata, capace di conquistare il pubblico albesino con una vittoria netta, ottenuta per distacco sulle immediate inseguitrici. Una giornata che ha al tempo stesso confermato le ottime condizioni di forma della maglia rosa Marianne Vos e delle altre dirette pretendenti alla vittoria finale di Monza. Colma di Sormano e Ghisallo hanno messo le ali alla Stevens ma al tempo stesso ha ancor meglio chiarito i valori in campo in prospettiva dell’immediato futuro delle prossime giornate.
Dalla centralissima Piazza Cavour, il salotto di Como, si presentano al via centoundici atlete. In programma centodieci chilometri. La presentazione delle squadre è stata caratterizzata dalla firma da parte di tutte le atlete della maglia rosa ufficiale che sarà donata dall’organizzazione di Epinike a Marina Romoli, sfortunata protagonista di una grave caduta all’inizio del mese di giugno. Non tarda ad arrivare la prima scrematura con la lunga, intensa e costante ascesa verso la Colma di Sormano. Davanti le migliori con l’iridata in maglia blu Goex Tatiana Guderzo (Team Valdarno) a transitare in prima posizione con Evelyn Stevens (Team Htc Columbia) in seconda e Mara Abbott (Nazionale Usa) immediatamente a ruota. Con queste tre atlete sulla Colma di Sormano scollinano altre due concorrenti: la scalatrice ucraina Eugenya Visotska (Team Valdarno) e Judith Arndt (Team Htc Columbia). Vantaggio del quintetto di poco superiore al minuto con la maglia verde di Emma Pooley in difficoltà, attardata da una foratura patita nella prima parte della scalata.
La lunga ed impegnativa discesa verso Pusiano rimescola le carte con l’infoltimento del drappello di testa, a cui si aggiungono anche la maglia rosa Marianne Vos (Nazionale Olanda), la vincitrice uscente del Giro Claudia Hausler (Cervelo Test Team). la campionessa di Russia Tatiana Antoshina (Team Valdarno) e la coppia statunitense con Mara Abbott ed Amber Neben (Nazionale Usa). Alle spalle delle battistrada un secondo importante gruppo, con due minuti e mezzo di ritardo, comprendente, tra le atre, Linda Villumsen (Team Htc Columbia), Olga Zabelinskaya (Safi Pasta Zara Manhattan), Edita Pucinskaite (Gauss Rdz Ormu), la coppia della Fassa Bortolo Ghezzi costituita da Elena Berlato e Gloria Presti, la russa Natalia Boyarskaya (Fenixs Petrogradets).
Lungo il tratto pianeggiante verso la litoranea orientale interna del Lario che conduce a Bellagio, la campionessa nazionale statunitense a cronometro individuale Evelyn Stevens allunga con decisione. La giovane promessa del Team Htc Columbia, recente vincitrice della Chrono de Gatineau in Canada, arriva all’attacco del Ghisallo con un minuto e ventotto secondi sulle immediate inseguitrici, le precedenti compagne di fuga. Al tempo stesso, il drappello con la scalatrice Emma Pooley alle spalle si sfalda e la campionessa britannica scivola ad oltre quattro minuti.
La Stevens scala in Ghisallo in solitudine e scollina in prossimità del celebre Santuario con solo trentasei secondi sul quartetto composto da Guderzo, Abbott, Arndt e Vos. La discesa non cambia i valori in campo ma favorisce il ricompattamento alle spalle della battistrada con rientro sul quartetto delle inseguitrici anche di Claudia Hausler, di Eugenia Visotska.
L’arrivo di Albese conferma la grande giornata e le doti di una promessa vera come Evelyn Stevens, che regala la quinta perla al Team Htc Columbia in questo Giro Donne dopo i quattro centri di Ina Teutenberg. Alle spalle della vincitrice la volata è stata vinta dalla Vos sulla Arndt.
“Sono contentissima – ha detto la Stevens dopo l’arrivo – volevano rendere dura la corsa ed ho fatto una vera impresa. E’ stata una tappa bellissima, con salite vere ed io ho approfittato della mia condizione eccellente, in crescendo nella seconda parte di questo Giro”.
Giornata positiva anche per Tatiana Guderzo, che mantiene la leadership tra le italiane con la maglia blu Geox e prende anche la maglia verde Poliedra di miglior scalatrice del Giro. Anche la Vos incrementa il proprio bottino personale di maglie portandolo a tre. Dopo quella rosa Diadora di padrona del Giro e quella bianca Regione Lombardia di miglior giovane, veste anche quella ciclamino Pasta Zara per la classifica a punti. (com stampa)

Ordine d’Arrivo
1. Stevens Evelyn (HTC Columbia) 110.80 Km in 3h14’33” media 34.171km/h
2. Vos Marianne (Nazionale Olanda) a 42”
3. Arndt Judith (HTC Columbia) s.t.
4. Guderzo Tatiana (Team Valdarno)
5. Hausler Claudia (Cervelo Test Team)
6. Abbot Mara ( Nazionale USA)
7. Vysotska Eivgenia (Team Valdarno)
8. Neben Amber (Nazionale USA)
9. Zabelinskaya Olga (Safi Pasta Zara Manhattan)
10. Berlato Elena (Top Girls Fassa Bortoli Ghezzi)

Classifica Generale
1. Vos Marianne (Nazionale Olanda) in 17h05’56”
2. Arndt Judith (HTC Columbia) a 27”
3. Guderzo Tatiana (Team Valdarno) a 1’09”

Classifica Punti
1. Vos Marianne (Nazionale Olanda) punti 69
2. Teutenberg Ina Yoko (HTC Columbia) punti 60
3. Arndt Judith (HTC Columbia) punti42

Classifica Gran Premio della Montagna
1. Guderzo Tatiana (Team Valdarno) punti 17
2. Stevens Evelyn (HTC Columbia) punti 15
3. Pooley Emma (Cervelo Test Team) punti 15

Classifica Giovani
1. Vos Marianne (Nazionale Olanda) in 17h05’56”
2. Berlato Elena (Top Girls Fassa Bortolo Ghezzi) a 9’01”
3. Gillon Sara (Nazionale Australia) a 15’04”

Classifica Italiane
1. Guderzo Tatiana (Team Valdarno) in 17h07’05”
2. Berlato Elena (Top Girls Fassa Bortolo Ghezzi) a 7’52”
3. Carretta Valentina (Top Girls Fassa Bortolo Ghezzi) a 22’25”


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