Gita a colonnata per conoscere un’antica tradizione

Prima gita dell’anno proprio il giorno della Befana: giornata di sole, cielo limpido e una meta tutta da scoprire, la piccola cittadina di Colonnata; siamo in vacanza dai nonni al mare, proprio al confine tra la Liguria e la Toscana e di posti da visitare ce ne sono diversi. La mia scelta è ricaduta su questo piccolo paesino, nascosto in mezzo alle montagne proprio sopra Carrara; è conosciuto per la produzione del lardo, un buonissimo salume, e siamo riusciti a farci spiegare l’antica lavorazione.

La salita che ci ha portato a Colonnata è stata bella ripida e ci ha fatto vedere da vicino le cave di marmo che sono presenti proprio sulle montagne alle spalle di Carrara. La strada finisce proprio nella piazza centrale di Colonnata, oltre non c’è più niente; il paesino è arroccato dentro le montagne, circondato dalle cave di marmo che ne creano un paesaggio suggestivo, quasi lunare. Appena siamo arrivati nella piazzetta abbiamo subito notato l’enorme calza che pendeva dal campanile; essendo il giorno della Befana è stata organizzata la festa per i bambini con musica e la distribuzione di caramelle e dolciumi contenuti nell’enorme calza lunga quanto il campanile. Ci siamo poi addentrati nel paesino, tra le strette viette fino ad arrivare alla chiesetta, tutta totalmente decorata con il marmo: bellissima! All’interno il colore prevalente era il bianco, il bianco del marmo con cui erano fatte le statue, la fonte battesimale e l’intero altare; al di fuori c’era un immenso monumento dedicato ai cavatori dentro il quale è stato fatto il Presepe.
Ci siamo poi sposati all’interno, camminando nelle strette vie, accanto ai negozietti che vendevano il lardo di Colonnata; ci siamo fatti incuriosire da un cartello proprio fuori dal negozietto, Larderia la Marmifera che diceva: “degustazione del lardo e visita alle conche”. Devo dire che abbiamo fatto proprio bene ad entrare perché ci ha accolto un gentilissimo signore che è stato molto contento di mostrarci la lavorazione del lardo. Dopo averci accolto, ci ha portato nel retro bottega dove si trovano le conche che non sono altro che i contenitori nei quali il lardo si lascia per almeno 6 mesi a macerare; le conche hanno la particolarità di essere interamente fatte in marmo. Vi fornisco il nominativo di questo negozio, a conduzione famigliare che effettua anche consegne a domicilio, perché la produzione del loro lardo, seguendo la tradizionale salatura (sale, rosmarino, aglio e spezie) e la stagionatura nelle classiche conche, è un prodotto IGP.
Volevamo fermarci per pranzo ma parlando con il signore della larderia, ci siamo fatti coinvolgere dal suo racconto relativo alle cave; nonostante in questo periodo il Marmotour sia chiuso e ci siamo ripromessi di farlo non appena aprirà in primavera, ci ha consigliato una strada panoramica che passa proprio attraverso le montagne quindi… il viaggio prosegue.