Titolo: Gita al faro
Autore: Virginia Woolf
Anno: 1927 (Prima Edizione Originale) - 1934 (Prima Edizione Italiana)
"Certamente, se sarà bello domani".
Si apre con uno degli incipit più famosi della storia della narrativa il romanzo di Virginia Woolf, che a buon titolo è entrato nell'Olimpo della letteratura mondiale.
Diviso in tre sezioni: La finestra, Il tempo passa e Il faro, il romanzo afferisce alla corrente modernista e in particolare a quella del flusso di coscienza, movimento letterario sorto intorno agli anni Dieci, che risente molto delle correnti di pensiero dell'epoca e, in particolare, degli scritti di Sigmund Freud.
Protagonista della vicenda mrs Ramsay, padrona di casa, giunonica e matronale, dominatrice e femminile contrapposta a miss Lily Briscoe, pittrice, miope, apparentemente asessuata e in profonda crisi creativa (simbolica allusione alla condizione di donna nubile e quindi non madre, in contrasto con la calda maternità di mrs Ramsay).
Nella prima parte del romanzo, la più lunga, ambientata in una sola giornata, si fa largo uso del monologo interiore per estrinsecare il flusso dei pensieri dei vari personaggi, mentre nella seconda, assai breve, si riassumono gli eventi di più anni con un occhio alla tragedia della guerra che ha inevitabilmente finito con lo smembrare la famiglia della protagonista.
La gita al faro tanto anelata dal figlio più piccolo della Ramsay, James, finalmente ha luogo, ma tutto è cambiato malgrado Lily, dopo la scomparsa della signora Ramsay, sia riuscita a completare il quadro che da troppi anni era rimasto interrotto.
Ritagliato su due figure femminili contrapposte a figure maschili meno delineate, ma non per questo meno interessanti, "Gita al faro" contiene degli elementi autobiografici: su tutti, il personaggio del signor Ramsay e la villa estiva che ricorda la casa di vacanza della famiglia Stevens (la scrittrice assume il cognome Woolf solo dopo il matrimonio con l'intellettuale Leopold).
Poco adatto a chi si aspetta una narrazione "tradizionale", attenta alla cronologia.