Gita in montagna, stupid things, bellezza e meraviglie.

Creato il 02 luglio 2012 da Tazzina @tazzinadi

Dai pascoli ai ghiacciai di Rosanna Carnisio. 

Ci sono giorni, come ieri, in cui è meglio, se si può, scappare semplicemente dalla città. 

Questa insegna l'abbiamo trovata in un bar in Val Chisone (sul retro, c'era un laghetto artificiale per la pesca alla trota).


Ma attenzione: questo non è un post solo per piemontesi o valdostani. 


Questo è un post per chi cerca un modo per far fronte al caldo. (Nel mio specifico caso: forte scatenatore di ansia, paranoie, ipocondria, sintomi vari, tristezza, obnubilamento mentale, deliri, scollamento dalla realtà).


E quindi siamo arrivati a Laux. "Uno dei borghi più belli d'Italia".


La bellezza è semplice.


Delicata.


Gente che si prende cura dei suoi balconi.


Una strada, un sentiero.


Abbiamo pranzato lì. Silenzio e una pioggia leggera.


Passare più ore di seguito in mezzo ai fiori è una strana esperienza.


Fiori e farfalle. 


Le mucche presidiavano uno slargo dal quale dovevamo passare noi; e c'era un cane da guardia. In quel momento, anche se incantato, perché le mucche sono esseri superiori e musicali che scampanellavano e brucavano tranquille, io ho avuto paura. 


La paura, ci ho pensato dopo, di vivere, perché la vita è per gente coraggiosa che non teme le mucche, anzi. A vederle così adesso mi sembrano del tutto innocue, mentre ieri mi terrorizzava l'idea di camminarci vicino. Non so perché scrivo queste cose, ma credo ci sia un senso in tutto ciò.


Laghetto.


Ruscello.

Fontana.


Parco giochi.

 

Qui abbiamo fatto una sosta.


Il laghetto di prima.


C'erano margherite molto più grandi di quelle cittadine. 


Un sentiero adottato. 


Credo che questo sia un lariceto. 


Prima di un "ampio pianoro".


Larici secolari. Ovvero: sono lì da secoli.


La montagna è gentile, anche con escursionisti principianti.


Torta cioccolata e pesche.


Che adorabile piantina.

Questa sono io, in quel momento lì.


 In quel libro ci sono ben 100 itinerari possibili. L'idea sarebbe quella di percorrerli tutti. Non so se ci riusciremo, però è bello pensare di farcela.
Quello che serve sono scarpe da camminata, vanno benissimo quelle di Decathlon; crema solare, una maglia a maniche lunghe da mettere verso le 16/17. Panini e acqua (bibite anche, due birrette non guastano, frutta). Un libro (nel mio caso non è stato possibile leggere perché mi è presa appunto la paura di attraversare le mucche, poi era un po' tardi, dovevamo tornare in tempo per la partita, argh, e quindi non siamo arrivati ai laghi Albergian). 
Questo comunque di Laux è un tragitto che nella sua interezza dura 3 ore, con un dislivello di 650 m. Di modesta difficoltà. Il periodo migliore è maggio-novembre. E ci si arriva da Pinerolo-Roreto, parcheggiando nella piazzetta del paese.
A me piace molto la montagna, e mi spaventa. Ma sto imparando a conoscerla. E più si conosce qualcosa di bello, più ci si affeziona. Quella calma e quell'aria cristallina che ci sono in montagna sono utili per persone timorose o molto agitate. Ma anche per tutti gli altri. Per sperimentare la bellezza e la meraviglia, la concentrazione che a volte sfugge in città d'estate. E per trascorrere la vita, la domenica specialmente. Che è un giorno contraddittorio e, come si diceva sopra, da affrontare sempre con un po' di coraggio. 

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