Gita scolastica: dipingi la tua lanterna!
Da Automaticjoy
Tutta questa faccenda di andare a scuola, avere dei compagni di classe, scambiarsi la merenda durante l'intervallo, fare i compiti a casa, mi fa sentire come se avessi di nuovo dieci anni. Ed è una cosa buona, suppongo. Tra tutte le cose che mi ricordano con nostalgia l'infanzia, come non menzionare la gita scolastica?
Un paio di settimane fa ci hanno portati in un laboratorio artigianale per la creazione di lanterne. Se avete presente qualche ristorante orientale sapete di cosa sto parlando. Dopo un breve giro della "catena di montaggio", durante il quale le fotografie erano vietate per non divulgare il segreto del laboratorio, siamo stati invitati a decorare a piacere una piccola lanterna in carta di riso.
Sulla mia ho deciso di scrivere Genji monogatari, tanto per cambiare e parlare di qualcosa che non nomino quasi mai. Dopo aver disegnato i caratteri con una matita dalla punta molto morbida, li ho ripassati con della tempera ad olio nera, stando attenta a non scrivere nella fascia superiore e in quella inferiore, che dovevano essere lasciate intonse.
(Lo so, sembra una puntata di Art Attack. Ffffatto?)
Infine ho decorato con motivi autunnali e primaverili (foglie rosse e fiori di sakura), non senza pasticciare con la tempera bianca nel maldestro tentativo di cancellare un bambù che non assomigliava per niente a quello che avevo in mente. Mi hanno detto che sembrano cumuli di neve, ma non ho bisogno che siate altrettanto gentili, so bene che le mie capacità artistiche sono parecchio limitate.
Ad ogni modo, ecco il risultato finale: non un granché, ma comunque il ricordo di una giornata iniziata da bambina delle elementari e finita a giocare a beer-pong alla festa organizzata per inaugurare una nuova share-house, una delle serate più divertenti e riuscite da quando sono arrivata a Kyoto.
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