Abito in V.le Marconi, 5 minuti a piedi dalla basilica San Paolo. Da anni segnalo alle autorità il degrado della zona, che raggiunge il culmine ormai intollerabile nella sempre più diffusa prostituzione in strada, esercitata con ostentata impunità davanti (a volte anche dentro) i portoni dei condomini. Da Ponte Marconi fino all'incrocio con la Colombo ogni sera stazionano almeno 15-20 prostitute.Di seguito il testo della lettera cartacea personale che il 5 novembre 2015, dopo anni di inascoltate proteste, ho mandato al Commissario prefettizio Francesco Paolo Tronca.
Ovviamente la lettera non ha ancora ricevuto risposta, né epistolare né di fatto. A pochi metri da un sito giubilare trionfano, poiché vergognosamente tollerati, il degrado, la sporcizia, il malaffare, l'abiezione morale, il disprezzo del decoro (le prostitute spesso sono pressoché nude) e della dignità dei cittadini. Oltre che della donna.La situazione è davvero incredibile in un quartiere semicentrale e densamente abitato da famiglie. I residenti sono esasperati e impotenti.La sicurezza è un diritto anche dei cittadini, non solo dei pellegrini. Il Vaticano guarda solo alle proprie supersorvegliate zone extraterritoriali. La Diocesi è troppo impegnata con i migranti islamici per interessarsi dei fedeli cattolici.Il Giubileo di Renzi, Gabrielli e Tronca si sta dimostrando la solita operazione di maquillage, che nasconde il letame sotto il tappeto nuovo. Costoro presi dall'ebrezza del potere o in piena scalata politica, se ne fregano dei veri problemi dei romani e di una concreta riqualificazione della città.Fabrizio Fabrizi
Egr. Dottor Tronca,vengo subito al punto e Le chiedo quanto segue.Perché già verso le 22:00 ci sono almeno un paio prostitute davanti al mio portone di casa, nei pressi della Basilica di San Paolo fuori le Mura e dell'Università Roma Tre?Perché battono indisturbate anche alla fermata dell'autobus sull'altro lato della strada, a fianco di persone che ritornano dal lavoro o a ragazzi che escono la sera?Se anche Ella può solo rispondermi che la prostituzione non è reato, che sono cittadine del'UE, che tanto si spostano e ritornano, che non si può far niente, che il fenomeno sta diminuendo, che le sanzioni amministrative, che in futuro lo zoning, ecc..., non perda tempo: sono chiacchiere che sento da anni, a tutti i livelli, dal Municipio in su.Ho ben presenti anche le altre note argomentazioni sullo sfruttamento, la tratta, la delinquenza, il racket, i clienti, i diritti, la legge Merlin, ecc...Ho scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Interno, al Prefetto e al Questore, al Sindaco e ho telefonato centinaia di volte a Polizia, Carabinieri e Polizia Roma Capitale, senza alcun risultato.Perché mi devo supinamente rassegnare a questo mortificante degrado?Vorrei solo che io, mia moglie, i miei figli, i nostri ospiti potessimo rientrare e uscire in modo tranquillo e dignitoso, come succede in ogni capitale del mondo civile.Forse sbagliando, mi ostino a pensare che il rispetto sostanziale dei diritti dei cittadini - in primis di quelli che pagano le tasse e sono incensurati - sia la base della democrazia.