Giudizi (in)appropriati.

Da Oliviabluebell
Le relazioni interpersonali non sono mai facili, prive di giudizi, giusti o sbagliati che siano poco importa.
Parlo del semplice relazionarsi con una persona di cui non riesci a trovare la bussola. Non di amore. Neppure di sesso.
Ti affidi al tuo istinto, che però è rimasto un po' arrugginito e ancorato a meccanismi precedenti, quindi non ti da' molto aiuto.
Non puoi far altro che osservare.
Vedere cosa succede.
Adeguarti a ciò che succede o ciò che non succede.
Ritornare a soppesare le parole, quando era così bello divagare. Prima.
E sperare che tutto torni come prima, appunto.
Quel prima di qualcosa di indefinito che ti porta a percepire le differenze.
Quel prima fatto di discorsi, di scoperte e di esplorazioni che ti piaceva tanto. Perchè a te piace parlare con le persone, imparare le loro storie. Che questo è il significato più profondo di una qualsiasi relazione interpersonale: entrare in contatto con un mondo distante anni luce dal tuo e, se ti incuriosisce, volerlo approfondire e scoprire.
Però. Il però è che ci sono sempre dei giudizi a cui sottostare in cui tu rimani incagliata, tuo malgrado. E non importa se a te sembrano così nonsense, che non sono quelle le vere differenze che fanno la differenza, ma che ti fanno dire che forse l'altra persona non ha capito davvero nulla o poco di te, ahimè.
E tutto ciò che puoi fare è chiudere gli occhi, sintonizzarti su quella frequenza, entrare in silenzio stampa.
Di nuovo.
I got deamons to fight.

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