Fucecchio (FI) - E' stata proclamata la vincitrice del contest FoFu Photo Challenge, il concorso fotografico aperto a tutti che ha premiato il miglior progetto fotografico presentato con la produzione della mostra fotografica relativa al portfolio in concorso e l'esposizione durante FoFu Phot'art - Fucecchio Foto Festival. La vincitrice è stata Giulia Madiai con il progetto "Tracce Transumanti".
FoFu Phot'art, 24 Ottobre - 22 Novembre 2015, Parco Corsini - Fucecchio (FI)
Giulia Madiai descrive così il suo lavoro: "Tracce transumanti è un viaggio, il mio viaggio con tre degli ultimi pastori nomadi ancora attivi. Questi scatti raccontano quasi un mese di percorso dalle montagne alle vallate spagnole, nel Novembre del 2012, con Juan Manuel, Antonio e Julio. Ho seguito passo per passo il loro cammino lungo più di 420 chilometri, che ogni anno al cambio di stagione percorrono per condurre il numeroso gregge verso luoghi più caldi e pasti più abbondanti
per l'inverno. E' un viaggio che nasce da un amore per il mondo naturale, unito alla voglia di conoscere e raccontare un'attività importante e lontana come quella transumante, e dalla mia passione per il viaggiare, qualsiasi forma questo comprenda. Scatto dopo scatto, in queste visioni grigie, ci sono le tracce lasciate dalla suola delle mie scarpe."
Con questo progetto Giulia Madiai diventa a tutti gli effetti autrice ufficiale del FOFU 2015 e la sua mostra sarà prodotta ed esposta nelle sale del Museo di Fattoria Corsini nonchè pubblicata nel catalogo ufficiale della manifestazione, godendo della promozione attraverso tutti i canali del Festival.
Gli altri due finalisti a concorrere per l'ambito premio sono stati:
Carmelo Eramo con Prima che tutto sia perduto - Progetto realizzato tra il 2011 e il 2015, che parla del viaggio del fotografo iniziato quattro anni fa alla scoperta-riscoperta della sua terra. Un diario di viaggio in Puglia, dove vive, e in Basilicata, una terra che ama.
Filippo Venturi con Made in Korea - Un resoconto delle trasformazioni vissute dalle Korea per raggiungere l'attuale progresso tecnologico e industriale, mediante una ricerca della perfezione estetica, scolastica e professionale, che ha fatto emergere anche forti effetti collaterali quali stress, alcolismo, isolamento sociale e un malessere diffuso che ha fatto aumentare i casi di suicidio.
La mostra "Tracce transumanti" di Giulia Madiai va ad aggiungersi alle altre appena annunciate:
* Elizabeth Kleinveld, "In empathy we trust" - una serie di scatti che rappresentano nuovi "allestimenti" di opere d'arte del passato, in cui l'artista reinterpreta famosi quadri fiamminghi e rinascimentali realizzando una fotografia di "maniera", classica e legata alla pittura.
* Mauro Fiorese, UphoS - Dopo un lungo periodo di ricerca iconografica, condotto sia su archivi amatoriali on-line che in archivi di Stato recentemente resi pubblici, l'autore ha intrapreso innumerevoli viaggi in remote località del Pianeta con l'intento di produrre il primo archivio ufficiale di Soggetti Fotografici non Identificati.
* Francesco Paglia, "Imago, Volume 1" - una raccolta, tutt'ora in corso, ricomposta in volumi che sono loro stessi l'opera d'arte: Ogni volume è il racconto di una giornata in una città immaginaria diversa, costituita da scorci di spazi architettonici reali, catturati in molte città del mondo.
* Silvia Amodio, Tutti i colori del bianco - un progetto fotografico realizzato con l'associazione Albinit col quale l'artista Silvia Amodio volge la propria attenzione alla particolare condizione che contraddistingue le persone affette da albinismo.
* Costanza Mansueti, Stand Still - Il progetto nasce nel corso del 2013 dall'indagine della fotografa sulla cristallizzazione sincronica degli spazi umani attraverso urbanizzazioni controllate nelle quali proprio l'assenza dell'uomo diviene elemento fondamentale.
Giulia Madiai
Giulia porta le lenti a contatto e manca di un bel po' di diottrie, ma il problema fondamentale della sua vista è che va in bianco e nero. E' come i cani, non riesce a decidersi ad accendere il colore. E allora ha scelto di assaporare la vita a colori pastello, e il bianco e nero di portarselo in tasca. Questo riesce a farlo solo con le sue foto, da anni lo fa e per anni spera di continuare a farlo. Giulia Madiai nasce a Bagno a Ripoli nel 1989. Nel Giugno 2013 si laurea con il massimo dei voti in Fotografia e Arti Visive alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze con il progetto Tracce Transumanti. A Settembre lo stesso progetto vince il concorso Foto Confronti OFF e viene esposto a Bibbiena (AR) in occasione del Festival Foto Confronti. Svolgendo un'attività da free-lance, portando avanti ricerche e progetti personali a lungo e breve termine, Giulia attualmente svolge uno stage semestrale presso l'azienda d'alta moda Patrizia Pepe,
mantiene collaborazioni fotografiche con la Cooperativa Sociale Macramé di Campi Bisenzio e il webmagazine 055 Firenze.