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Giuliano Ferrara: prossimo candidato premier?

Creato il 18 febbraio 2011 da Bruno Corino @CorinoBruno

Giuliano Ferrara: prossimo candidato premier?
Atmosfera crepuscolare. Di quelle che annunciano la fine di un ciclo o di una stagione intera. Allo stesso tempo cupa. Livorosa e piena di acredine. Per ciò che si è fatto. Ma, soprattutto, per ciò che non si è fatto e si poteva fare. Così m’è sembrato Giuliano Ferrara alla manifestazione del Teatro del Verme di Milano. A rilanciare un Cavaliere deludente. Credo che l’operazione non convinca neanche il suo mentore. Giuliano Ferrara: il personaggio meno compromesso dal berlusconismo. Un intellettuale organico del berlusconismo. Consigliere del Principe. Della sua mancata “rivoluzione liberale”. Titolo gobettiano. Nobile. E adesso che s’aspetta la corte del Principe? Una nuova riscossa. Un rigurgito di liberalismo o di liberismo? Tutti pendevano dalle labbra del consigliere. Perché quelle del Principe sono ripetitive. Stantie. Non sanno dire nulla di nuovo. Loro nell’intimo lo sanno. Lo temono, ma lo sanno. La forza attrattiva di Berlusconi s’è esaurita. Non macina più consensi. Il paese è stanco, deluso, distante dal Palazzo. L’ultima attrattiva che riesce ad esercitare è soltanto su qualche deputato che non vuole rinunciare al suo mandato parlamentare. Poca cosa. Niente. Hanno paura di essere spazzati via dalla storia. Dalla forza travolgente degli eventi. Al centro di quella corte non c’era più il Principe, ma il suo Consigliere. Era lui quello capace di trovare il tono e le parole adatte a dare una scossa a quel centro-destra debole e smarrito. Il consigliere sa che il Principe è stanco: a chi si rivolgeva quando parlava della riscossa del ’94? A se stesso. Il consigliere con la benedizione del Principe s’è posto al centro della corte. L’intellettuale meno compromesso dal berlusconismo, e forse per questo il suo miglior interprete. Colui che conosce meglio le debolezze degli avversari. I suoi punti di forza. Sa come attaccarli. Conosce il loro terreno. Ne ha dato una dimostrazione: moralisti ed ipocriti li ha definiti. Spioni della Stasi. E lì a difenderci da quelle accuse, come fossimo colpevoli. E poi non rappresenta nessun segmento di quella corte. Perciò può comprenderli tutti. È al di qua e al di là del berlusconismo. È dentro e fuori. Ed è con questo consigliere che occorre prossimamente fare i conti, quando il Principe agirà dietro le quinte. Giuliano Ferrara: il prossimo candidato premier del posberlusconismo.


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