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Giuliano Ladolfi - Tradire Verlaine

Da Ellisse

Giuliano Ladolfi - Tradire VerlaineQuesto libretto di Giuliano Ladolfi (edito dal medesimo) capita proprio nel momento in cui insieme ad un amico ci accingiamo a tradurre in maniera un pò più sistematica un autore francese non dei più facili. Vedremo quel che ne uscirà. Nel frattempo è interessante dare un'occhiata ai lavori degli altri, come in questa occasione.

Tradurre è un'arte e insieme un'aporia, ovvero un problema insolubile. Si tratta forse di mettere in un rapporto di comunicazione il problema con la sua approssimativa (o mediata) soluzione, e l'autore con il lettore "altro", come suggerivano Steiner e altri, "consegnandogli" il significato. Si tratta di operare anche una scelta tra non poche soluzioni, partendo, nel caso della poesia, dal presupposto della peculiarità dell'oggetto artistico. Ladolfi, fin dal titolo e perciò in maniera programmatica, delibera di "tradire" il suo autore, certo a fin di bene. Dice nella introduzione: "Tradurre la poesia è impossibile, perchè il verso contiene sempre un valore aggiunto rispetto al puro significato della prosa (...) la componente musicale delle parole". Nel caso di Paul Verlaine, come Ladolfi avverte più avanti, in questa stessa affermazione sta la ragione di una scelta traduttiva. In fondo imposta dalla stessa poetica di Verlaine, secondo l'affermazione dell'autore che Ladolfi cita: "Musica sempre; anzi è tuo dovere scegliere le parole non senza qualche svista". Quindi per Ladolfi non si tratta solo di "privilegiare l'aspetto che lo studioso considera fondamentale, prevalente sugli altri", ma, per la peculiarità di Verlaine, farne anche la disciplina a cui attenersi fermamente, mettendo in secondo piano la mera corrispondenza lessicale delle parole. Il tradimento di Ladolfi perciò è stato quello di "tradere", consegnare al lettore la musica di Verlaine, forse anche oltre Verlaine, per mezzo (cito) di "una riscrittura completa", che mi ricorda in qualche modo, nel recupero puntuale di ritmi e suoni,  Renato Poggioli alle prese con certi testi di Stevens. Ne è uscito un risultato interessante, a tratti coraggioso, talvolta spiazzante, che immagino possa a volte suscitare qualche perplessità o disaccordi in chi ha un'idea diversa della traduzione poetica, o in chi come me pratica una lettura "strabica"  e quasi parallela tra originale e traduzione. Ma in ogni caso traspare evidente il rispetto e l'empatia di Ladolfi nei confronti di un poeta che ama. Cosa che in fondo è il primo strumento di lavoro del traduttore.


Giuliano Ladolfi - Tradire Verlaine, antologia di testi poetici - Ladolfi Editore 2011



La bonne chanson
VI
La lune blanche
Luit dans les bois;
De chaque branche
Part une voix
Sous la ramée...
O bien-aimée.
L'étang reflète,
Profond miroir,
La silouette
Du sal noir
Où le vent pleure...
Rêvons, c'est l'heure.
Un vaste et tendre
Apaisement
Semble descendre
Du firmament
Que l'astre irise...
C'est l'heure exquise.
Paysages belges
   «Conquestes du Roy»
   (Vieilles estampes)
WALCOURT
Briques et tuiles,
O les charmants
Petits asiles
Pour les amants!
Houblons, et vignes,
Feuilles et fleurs,
Tentes insignes
Des francs buveurs!
Guingettes clairs,
Bières, clameurs,
Servantes chères
À tous fumeurs!
Gares prochaines,
Gais chemins grands...
Quelles aubaines,
Bons juifs-errants!
juillet 1872
BRUXELLES
SIMPLES FRESQUES
I
La fuite est verdâtre et rose
Des collines et des rampes
Dans un demi-jour de lampes
Qui vient brouiller toute chose.
L'or, sur les humbles abîmes,
Tout doucement s'ensanglante.
Des petits arbres sans cimes
Où quelque oiseau faible chante.
Triste à peine tant s'effacent
Ces apparences d'automne,
Toutes mes langueurs rêvassent,
Que berce l'air monotone.
STREETS
II
O la rivière dans la rue!
Fantastiquement apparue
Derrière un mur haut de cinq pieds,
Elle roule sans un murmure
Son onde opaque et pourtant pure
Par les faubourgs pacifiés.
La chaussé est très large, en sorte
Que l'eau jaune comme une morte
Dévale ample et sans nuls espoirs
De rien refléter que la brume,
Même alors que l'aurore allume
Les cottages jaunes et noirs.
Paddington
BEAMS
Elle voulut aller sur les flots de la mer,
Et comme un vent bénin soufflait une embellie,
Nous nous prêtâmes tous à la belle folie,
et nous voilà marchant par le chemin amer.
Le soleil luisait haut dans le ciel calme et lisse,
Et dans ses cheveux blonds c'étaient des rayons d'or,
Si bien que nous suivions son pas calme encor
Que le déroulement des vagues, ô délices!
Des oiseaux blancs volaient alentour mollement
Et des voiles de loin s'inclinaient toutes blanches.
Parfois de grands varechs filaient en longues
   [branches,
Nos pieds glissaient d'un pur et large mouvement.
Elle se retourna doucement inquiète
De ne nous croire pas pleinement rassurés,
Mais nous voyant joyeux d'être ses préférés,
Elle repris sa route et portait haut la tête.
Douvres-Ostende, à bord de la «Comtesse-de-Flandre»
4 avril 1873


La bonne chanson
VI
La luna bionda
Splende sul ramo
Da ogni fronda
Esce un richiamo
Per la scarpata...
O mia adorata!
L'acqua riflette
- Specchio del vero -
La silouette
Dell'olmo nero
Se il vento implora...
Sogniamo, è l'ora.
Un dolce mare
D'appagamento
Discende, pare,
Dal firmamento
E l'astro invita...
L'ora è gradita.
Paesaggi belgi
   «Conquiste del re»
   (Vecchie stampe)
WALCOURT
Mattoni e tetti,
Oh, affascinanti
Dolci ricetti
Per gli amanti!
Luppoli e viti,
Le foglie e i fiori,
Alloggi ambiti
Dai bevitori!
Chiare osterie,
Birre e clamori,
Donne e allegrie
Ai fumatori!
Stazioni e porte,
Strade esultanti...
Che buona sorte,
Ebrei erranti!
Luglio 1872
BRUXELLES
SEMPLICI AFFRESCHI
I
La fuga verdastra e rosa
Tra le colline conduce
In una carente luce
Che mi confonde ogni cosa.
Dolce l'oro color sangue
Sopra l'abisso m'incanta.
Un piccolo albero langue,
Flebile un uccello canta.
Triste appena, già svanisce
Dell'autunno lo splendore,
Morbido un ritmo blandisce
Di tutti i sogni il languore.
STREETS

II
O che cammino indefinito!
Fantasticamente esibito
Dietro muraglie alte e profonde,
Trascorre in silenzi assoluti
Di mari puri, ma perduti,
Per le pacificate sponde.
E la strada è larga di sorta
Tale che l'acqua gialla e morta
Discende estesa e disperata
Non riflettendo altro che grigio,
Anche se un cottage giallo e bigio
Già l'aurora ha colorato.
Paddington
BEAMS
Ella ha voluto andare sopra i flutti del mare,
E poiché un vento mite portava la quiete,
Noi ci prestammo tutti alla sua pazza sete;
Ed ecco tutti in viaggio lungo le strade amare.
Calmo splendeva il sole nel cielo levigato,
Profonde luci d'oro nelle sue chiome bionde,
- Che delizia - il rincorrersi flessuoso delle onde.
Noi seguivamo calmo il passo suo posato.
Volavan bianchi uccelli intorno con vaghezza,
Lontano vele bianche splendenti s'inclinavano.
Talora grandi alghe in rami ampi sfilavano,
I nostri puri piedi slittavano in lentezza.
Dolce si volse a noi, cortese ed inquieta
Di non sentirci tutti lieti e rassicurati,
Ma nel vederci poi tra i suoi amici appagati
Riprese a testa alta la strada per la meta.
Douvres-Astende, a bordo della «Comtesse-de-Fiandre»
4 aprile 1873



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