A cura di:
Massimo Argo
Il caso Battisti è uno dei tanti episodi controversi della storia giudiziaria e non d'Italia. Il caso tiene ormai banco da anni, e l'opinione pubblica si è divisa in innocentisti e colpevolisti. Attualmente Cesare Battisti da Latina, vive libero a Rio de Janeiro, in casa di un amico, al riparo, per ora, dall'estradizione che lo riporterebbe in Italia. Giuliano Turone è invece un ex giudice istruttore che ha compiuto molte inchieste sulla mafia, istituendo anni fà il primo processo sulle attività di Cosa Nostra in Lombardia, portando all'arresto di Luciano Liggio, Lucianeddu per gli amici e compari.
Ha poi collaborato con Gherardo Colombo su Michele Sindona e sull'omicidio Ambrosoli, scoprendo in quell'indagine gli elenchi della loggia massonica Propaganda 2, alias la P2. Mentre Battisti vive il sole brasiliano, Turone insegna tecniche dell'investigazione alla Cattolica di Milano. Turone ha voluto scrivere questo libro per spiegare con chiarezza il caso Battisti, senza movimenti di pancia o partigianerie politiche. E riesce in pieno nel suo intento. Grazie alla sua esperienza giuridica capisce che deve sbrogliare il nodo gordiano della vicenda processuale dei Pac ( Proletari Armati per il Comunismo), ovvero la formazione nella quale militava Battisti. L'autore spiega in maniera chiara ed esauriente l'escalation di violenza che portò i Pac dalle azioni dimostrative, alle rapine, e poi agli omicidi, come quello del maresciallo Santoro e dei commercianti Torreggiani e Sabbiadin, duplice omicido compiuto il 16 febbraio 1979 in due città diverse.
Turone si prende la briga di spiegare rudimenti e particolari molto importanti del nostro ordinamento giuridico, per meglio comprendere i fatti. Nel caso Battisti si è sempre dato molto spazio alle ideolgie che vi si sono contrapposte, e mai alle argomentazioni giuridiche, che sono poi il fondamento della disputa. Grazie a ciò possiamo ben capire l'andamento dei processi che portano alla condanna per ergastolo di Battisti, possiamo comprendere l'uso dei pentiti e i riscontri dei giudici, necessari per la condanna. Il vero scopo del libro è però cercare il modo di chiudere i conti con gli anni di piombo, ovvero terminare, con sforzi sia da parte delle vittime che da parte dei colpevoli, come nella vicenda di Sabina Rossa, che ha contributo a far uscire di prigione l'omicida di suo padre Guido Rossa, Vincenzo Guagliardo. Sabina, insieme ad altri parenti di vittime del terrorismo, ha lottato per dare una possibilità a Guagliardo, che già da anni si era incamminato in silenzio ed umilmente verso un cammino di espiazione e sincero ravvedimento, senza mai chiedere per via burocratica il perdono della famiglia Rossa. Questo significa voler pagare il proprio conto, non proteggersi dietro amici potenti ed intellettuali affascinati dalla lotta armata, ma affrontare una pena che non sarebbe così terribile, poiché Battisti ha già passato anni in galera e può poi godere dei benfici della legge Gozzini.
Invece il caso Battisti continua ad essere nebuoloso, di nebbie volutamente sparse in faccia all'opinione pubblica, poiché non si capisce granchè della cosa. Questo libro, in misura maggiore rispetto a quello di Cruciani può far comprendere gli avvenimenti, e far formare una propria idea, senza averne di preconfezionate.L'Italia dovrebbe aprire i suoi archivi, ci dovrebbe essere un grande dibattito intorno agli anni di piombo, intorno alle motivazioni, intorno alla risposta dello Stato. Ci dovrebbero essere risposte univoche e ferme sulle stragi di Stato, sui depistaggi e sul ruolo di occulte forze atlantiche, sull'infiltrazione e sull'uso delle Brigate Rosse, sulla fine dei terroristi neri, su tante cose. Ma l'Italia nei suoi 150 anni di turbolenta e confusa storia, fin dalle sue origini è stata un porto delle nebbie, figlia di grandi ma sopratutto piccoli interessi di bottega, che hanno fatto sì che venisse totalmente a mancare un'idnetità nazionale.
Il dualismo monarchia – repubblica, fascismo – comunismo, Dc – comunismo, e altri ancora, hanno prodotto campanili e interessi che hanno fuorviato dalla verità, permettendo di manipolare la vita della nazione. Quanti che parlano di Battisti, a partire dagli intellettuali che hanno preso le sue difese, possono dire di avere letto e studiato il faldone del processo ? Quanti fascisti o destroidi ringhiano contro Battisti, senza sapere nulla su Delfo Zorzi, Delle Chiaie e tanti altri ?
Questo libro può essere molto utile per capire il caso Battisti, ma il suo pregio più grande è il proporre una soluzione agli anni di piombo, che devono essere superati, con la volontà di tutti. Purtroppo con gli attuali problemi italiani, sarà molto arduo.
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