Giuliano Turone
Il caso Battisti
Un terrorista omicida o un perseguitato politico?
a cura di Iannozzi Giuseppe
Il saggio di Giuliano Turone, Il caso Battisti (Garzanti editore), è lavoro fondamentale, il più lucido e costruttivo per comprendere appieno le tante vicende legate a Cesare Battisti, uno dei terroristi italiani (e non) più ricercati e temuti di sempre, per i tanti sanguinari crimini da lui commessi e di cui non si è mai assunto la responsabilità.Non leggere e non sostenere oggi Giuliano Turone sarebbe un crimine davvero non accettabile né perdonabile. Il lavoro di Giuliano Turone è l’ultima costruttiva possibilità che l’Italia e gli italiani hanno per combattere sul serio la purtroppo dilagante ignoranza – spesse volte creata ad hoc da alcuni cattivi e speciosi opinionisti – intorno a C. Battisti, alla lotta armata degli anni Settanta e alle sue non poco controverse ideologie. (Iannozzi Giuseppe)Da decenni ormai il “caso Battisti” ritorna regolarmente sulle prime pagine dei giornali e suscita accesi dibattiti: in Italia, ma anche in Messico, Francia, Brasile, i Paesi dove il latitante ha trovato rifugio dopo l’evasione dal carcere di Frosinone nel 1981. Per alcuni (come Bernard Henry-Lévi e Fred Vargas, ma anche molti giallisti italiani, in primis, Valerio Evangelisti e il collettivo Wu Ming), Cesare Battisti è perseguitato dal sistema giudiziario italiano: una vittima della legislazione speciale anti-terrorismo e delle delazioni dei pentiti.
Per altri è solo un criminale che deve scontare diversi ergastoli per quattro omicidi. Giuliano Turone ha voluto fare chiarezza sulla vicenda, uno dei casi giudiziari più lunghi e intricati degli ultimi anni, partendo dall’esame dei 53 faldoni che contengono gli atti dei processi (una decina) contro i Proletari armati per il comunismo. Racconta le azioni di uno dei gruppi “minori” (ma non per questo meno feroci) della lotta armata degli anni Settanta. Ne ricostruisce le motivazioni ideologiche (a partire dalle posizioni di “Potere operaio”), esaminando i rapporti tra criminalità comune e terrorismo politico. Ripercorre le indagini, rilegge gli atti, discute le sentenze sulla base della legislazione allora vigente e sulla base di quella attuale, anche per quanto riguarda l’uso delle dichiarazioni dei pentiti. Dietro la parabola del controverso terrorista-scrittore, emerge così il clima di una delle pagine più drammatiche della nostra storia: un passato che continua a pesare sul nostro presente.
Giuliano Turone ha svolto per molti anni l’attività di giudice istruttore impegnandosi in inchieste di criminalità mafiosa, economica ed eversiva. Tra l’altro, negli anni Settanta, ha istruito il primo processo sulle attività criminali di Cosa Nostra in Lombardia, che ha portato all’arresto del capomafia Luciano Liggio. Successivamente ha condotto insieme con Gherardo Colombo l’inchiesta giudiziaria milanese sulle vicende di Michele Sindona e sull’omicidio Ambrosoli, nel corso della quale vennero scoperti gli elenchi della Loggia massonica P2. È stato pubblico ministero al Tribunale internazionale dell’Aja per l’ex Iugoslavia e giudice della Corte suprema di cassazione. Insegna tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato alcuni manuali giuridici, tra cui Il delitto di associazione mafiosa (Giuffrè 2008). Con Gianni Simoni ha pubblicato anche Il caffè di Sindona. Un finanziere d’avventura tra politica, Vaticano e mafia (Garzanti 2009).
Il caso Battisti – Giuliano Turone – Garzanti libri – collana Saggi – pagine 176 – EAN 9788811601357 – Prezzo € 16,60
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