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Giungla d’asfalto (e paletti) per i ciechi

Creato il 06 gennaio 2012 da Lapulceonline

palettiI disabili chiedono più attenzione per eliminare le barriere architettoniche.

Per la maggior parte degli alessandrini Santa Lucia vuol dire lacabon, quei dolcissimi bastoncini di zucchero e miele che vengono venduti nella piazzetta dell’omonima chiesetta dedicata alla Santa, che prima di tutto è patrona dei non vedenti. E proprio per questa ricorrenza che la FAND – Federazione Associazioni Nazionali Disabili – cerca di portare all’attenzione delle istituzioni i problemi dei tanti alessandrini svantaggiati. “La FAND in provincia di Alessandria conta 6.200 iscritti circa”, dice il presidente Paolo Bolzani, “Ma i ciechi, gli invalidi, gli autistici, i sordi e tutti quelli rappresentati dalla sigla sono almeno tre volte tanto”. Per i ciechi, appunto, la città può diventare un percorso ad ostacoli: “Come spesso accade chi progetta nuovi percorsi urbani, o ristruttura quelli esistenti, non tiene conto di alcune migliorie che, se apportate, consentirebbero una migliore possibilità di movimento da parte delle categorie disagiate”. Anche il vicepresidente FAND, Giovanni Barosini, si sta interessando per ridurre le barriere architettoniche in città, o almeno sensibilizzare enti e privati a piccoli accorgimenti che per chi ha problemi di vista potrebbero fare la differenza. I tanti paletti piantati nel cemento per dissuadere dall’ingombrare quel tratto di strada è un ostacolo insidioso: “Basterebbero due bande gialle di 30 cm circa sui pali, per renderli più riconoscibili a chi ha un deficit visivo. Sarebbe inoltre opportuno che all’inizio di una fila di paletti dissuasori fosse posata una breve striscia podo-tattile che consenta ad un cieco di comprendere che si avvicina ad un ostacolo fisso”. L’impegno e l’attenzione verso gli alessandrini meno fortunati c’è, dunque. Pare comunque che il Comune abbia deciso di venire incontro alle piccole grandi richieste dei disabili, pensando ad una serie di migliorie: rimozione di vasi, cavalletti e tavolini làddove i marciapiedi sono troppo stretti, strisce gialle podotattili a terra prima di ostacoli o in prossimità di attraversamenti pedonali o delle fermate bus.


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