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Giuseppe Ielpo e quel senso di “appartenenza”. In ricordo del soldato Nicola Carluccio di Lauria

Creato il 07 ottobre 2013 da Ecodibasilicata

Da qualche ora, Nicola Carluccio riposa a Lauria. Chiamato alle armi negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, partì da Valle Salomone di Lauria diretto nei teatri di guerra europei. Morì in Germania, tragicamente, in una acciaieria, senza il conforto di una persona cara. La sua è una storia atroce. Dopo oltre mezzo secolo, un suo congiunto, il nipote di una sua sorella,Giuseppe Ielpo, incrociando per mesi tutti i siti internet possibili che potevano far risalire allo sfortunato lauriota è riuscito ad individuare il luogo delle sepoltura. Giuseppe Ielpo è riuscito, per la gioia di sua nonna, nell’intento di far ritornare questo “ragazzino” del 1923 nella propria terra dopo essere stato gettato nelle fauci di un conflitto senza senso.
La tragedia umana, palpabile, al cimitero del rione Superiore di Lauria, è stata mitigata dall’osservare lo stile di questo ragazzo di Lauria, così sensibile, così ricco di umanità, così legato alla sua appartenenza. E’ stato ancora lui
a tributargli delle bellissime parole in un discorso funebre toccante. Ha ripercorre la tragica storia di Nicola, la sua vita spezzata. Come sarebbe stata contenta sua nonna 92enne (sorella del soldato defunto), sfortunatamente a letto, in seguito ad una caduta proprio qualche settimana fa. Il destino non è ancora pago!
Sono state emozioni forti. Vedere il carro funebre con la targa tedesca mi ha stretto il cuore, così come vedere quei giovanissimi soldati presenti al cimitero per il picchetto d’onore, fradici di un acquazzone interminabile. In quei volti freschi e sinceri, ho visto lungamente lo sguardo di Nicola.

diario


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