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Giuseppe Novellino recensisce LA BIBBIA OSCURA

Creato il 03 luglio 2012 da Cataruz
lug 03, 12 Giuseppe Novellino recensisce LA BIBBIA OSCURA

LA BIBBIA OSCURA
di Carlo Santi
Edizioni Ciesse

Sembra proprio che l’umanità sia arrivata alla frutta. L’Anticristo, quello vero, sta per compiere il suo trentatreesimo anno. Si prospettano guai seri, per tutti.

Egli darà inizio a una nuova era. Le tenebre e il culto di Satana regneranno incontrastati. La chiesa di Roma sarà destinata a chiudere baracca e burattini. Ma prima ci saranno cataclismi, sconvolgimenti della natura al cui confronto il diluvio universale risulterebbe una bazzecola. E verrà anche la morte illuminante (una spaventosa guerra atomica), quale ciliegina sulla torta.

Tutta la vicenda del romanzo è ambientata nel 2012, anno pieno di oscuri presagi. Insomma, c’è di cui tremare, entrando nel libro di Carlo Santi. Brividi garantiti. Leggere per credere.

Giuseppe Novellino recensisce LA BIBBIA OSCURA

Giuseppe Novellino

Di questi tempi, parlare di apocalisse fa sempre un certo effetto. Ma quando sorgerà l’alba del 1 gennaio 2013, la paura sarà archiviata? Penso proprio di no: essa è la compagna inseparabile dell’uomo che sempre più si sente sperduto in un universo pieno di misteri.

Per fortuna c’è Tommaso Santini a togliere le castagne dal fuoco, almeno per questa volta. Egli è l’amico giurato dell’Anticristo. È stato addestrato a stanarlo, avendo ricevuto l’autorizzazione direttamente dal Santo Padre.
Le notizie riguardanti la tenebrosa minaccia sono arrivate, come sempre, per vie traverse. La società civile, ovviamente, si trova del tutto impreparata.
Il nostro eroe, dotato di straordinari poteri ma anche di un pizzico di sana cattiveria, si mette subito sulle tracce del nemico. Ne vengono fuori di tutti i colori. Ci sono di mezzo le sette sataniche, il famigerato castello di Wewelsburg in Westfalia ( sì, proprio quello che la mente perversa di Himmler aveva concepito come tempio sacro delle SS) e un diario segreto di Hitler.

Tra avventure, imboscate, sparatorie, inseguimenti e colpi di scena, Tommaso Santini e i suoi amici ritroveranno il bandolo della matassa. E quale sarà il risultato? A quale prezzo essi giungeranno alla verità? Lascio naturalmente al lettore il piacere della scoperta.

Il romanzo, piuttosto lungo, si legge tuttavia d’un fiato. Con una prosa non particolarmente elegante, ma incisiva e funzionale, l’autore ci accompagna con grande maestria attraverso i meandri del mistero, ci fa provare a tratti autentica inquietudine e ci fa trattenere il fiato con un’azione a volte scatenata.

La materia, infatti, si presterebbe per un film. Le descrizioni delle sparatorie, delle imboscate e degli inseguimenti sono assai realistiche, anche se possono risultare alla lunga un po’ noiose per chi è amante più della riflessione e dell’analisi che dell’azione.

Ma tant’è. Carlo Santi gioca a carte scoperte, regalandoci un thriller storico di notevole spessore, degno di figurare tra le opere più famose del genere.

L’ineffabile, inarrivabile Santini è un personaggio davvero inquietante, destinato a rimanere impresso nell’immaginario del lettore.

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