Giuseppe Torchio: piove troppo, serve un piano per la manutenzione del territorio

Creato il 16 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Così era ridotto il Giappone dieci mesi or sono. È forse questo il nostro destino? Imparare il giapponese?

Il meteo pazzo e la politica economica italo-europea, autolesionistica, costringeranno tutti i soggetti interessati ad attivarsi per la manutenzione del territorio, prima che le piogge eccessive, e altri guai, producano danni ancora peggiori. Ci sono forze politiche, come Sel in Parlamento ma all’opposizione, e Giuseppe Torchio in consiglio provinciale, pure all’opposizione, che insistono per un investimenti che genererebbero lavoro e tutela dell’economia e del territorio. Riporto un interno di Torchio, tratto dal suo sito (link. Si ritenga quel che si vuole, ma almeno diamo una Letta a tale intervento, peraltro giustamente sollecitato da un attento lettore di Soncino.

I cambiamenti climatici evidenziati negli ultimi anni rendono sempre più attuale una riflessione attorno ad alcuni elementi che, pur da diverse angolature, Luciano Roncai e Lauro Gozzi, tra gli altri, hanno ripetutamente messo in evidenza.

L’argomento, tolto dal limbo di una trattazione erudita o accademica, è tornato di prepotente attualità grazie agli eventi degli ultimi anni che ci hanno consegnato un forte incremento di piovosità con precipitazioni, improvvise quanto reiterate e intense, che hanno messo a dura prova il drenaggio delle nostre terre d’acqua.

Gli interventi millenari messi in atto, dai benedettini fino alla Legge Serpieri sulla bonifica integrale (anni Trenta del secolo scorso), hanno evidenziato proprio nell’agro cremonese-mantovano qualità, intensità e precisione di un disegno di governo ed, insieme, di pieno utilizzo economico del territorio destando meraviglia, stupore e generando concreta attenzione in personalità attente come lo stesso Ministro Marcora in visita alle bonifiche ed agli impianti di San Matteo.

A trentanni dalla scomparsa di “Albertino” è forse necessario riprendere questi argomenti e lavorare per un piano “straordinario” di manutenzione del territorio che riporti privati, enti locali e istituzioni alle regole del buon senso, peraltro codificate in norme che, spesso, hanno seguito la sorte delle grida di manzoniana memoria.
Se nei manuali degli usi depositati presso le Camere di Commercio si può ricavare un quadro preciso degli obblighi legati alla gestione e manutenzione dei terreni, al taglio e recupero del legname, all’uso, manutenzione e ripristino di fossi, coli, canali di scarico, il codice civile completa e dettaglia l’opera in maniera molto chiara.

Basta un rapido giro d’orizzonte nel territorio per verificare come queste regole siano spesso ignorate se non addirittura calpestate così che i fossi sono diventati il ricettacolo di rifiuti urbani abbandonati, ramaglie lasciate al loro destino e potature trascurate, opere di scavo e drenaggi in sofferenza da decenni anche come conseguenza del set aside, della rarefazione della presenza dell’uomo nelle aree agricole e del crollo verticale della stessa manodopera agricola.

L’incremento delle precipitazioni e la modifica dell’andamento climatico degli ultimi anni si è scontrato con elementi di ridotta attenzione ed, in alcuni casi, di abbandono, aggravati dall’avvento di una fauna alloctona quali nutrie o gamberi della California che hanno completato l’opera demolitoria di argini con una sequenza impressionante di microfrane nei fossi e nei corsi d’acqua.

L’attività di scarico e di collettamento idrico pubblico su cui confluiscono anche utenze private e produttive (depuratori, nitrati, etc.) ha portato ad un sovraccarico anche a livello ambientale della rete dei canali senza nessuna premura al recupero di risorse legate a tali attività che, oltrettutto, obbediscono ai limiti imposti dal “patto di stabilità”, oggi esteso anche ai piccoli comuni, ed impediscono agli Enti Locali di intervenire concretamente.

Anche di questo si è parlato in un incontro tra i vertici di Gal, Consorzio di Bonifica Navarolo e Parco Oglio Sud, per cercare di provvedere agli obblighi imposti dalla stessa legge Serpieri sulla bonifica integrale che impone di mantenere le quote dei canali all’atto della costruzione.

Ma per garantire tali indispensabili interventi di dragaggio, pulizia e rafforzamento degli argini franati, in ritardo, in molti casi, di diversi decenni e con una diminuita capacità di contenimento delle precipitazioni meteoriche e degli scarichi anche per l’aumento delle superfici cementificate ed asfaltate, occorre subito un “master plan”, un piano straordinario di intervento con fondi del Piano di Sviluppo Rurale dell’Unione Europea e degli altri fondi (Feasr, Fesr, etc.) da gestire attraverso le agenzie territoriali.

Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro ci ha ricordato che la prossima Pac subirà una decisa sforbiciata delle risorse complessivamente disponibili.

È quindi necessario – a mio avviso – individuare in maniera unitaria e con il pieno consenso di tutti gli enti interessati, un piano di interventi finalizzato a recuperare le condizioni di sostenibilità ambientale e di sicurezza del territorio con il ripristino di una qualità della vita non legata esclusivamente al reddito ma al complesso degli indicatori.

L’appello è rivolto alle Associazioni, Enti Locali, Consorzi e, in particolare, alla Regione, che ora vede Assessore alla partita Gianni Fava, uomo del territorio che ben conosce la problematica ed al quale, conoscendone la disponibilità, chiediamo attenzione e proponiamo un incontro specifico per la predisporre, insieme, la prossima agenda regionale e la stessa programmazione europea.

Il presidente Maroni, al riguardo, ha rivendicato l’autonomia della trattativa sui fondi UE con Bruxelles. Per evitare che la situazione si trasformi in una disputa nominalistica con Roma, è ora necessario che il paniere, per i prossimi sette anni, si riempia di contenuti concreti e fortemente condivisi dalle nostre comunità.

Giuseppe Torchio
Presidente Gal Oglio Po Terre d’Acqua

45.284808 9.845892

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