Ugo Baronchelli bomber
GIUSSAGO. La scuola per allenatori cinesi al Fortunati? Un’ottima occasione per restituire al Pavia Calcio il prestigio che merita. A pensarla così è Ugo Baronchelli, ex giocatore della squadra cittadina, che ha dedicato all’allenamento buona parte della sua vita.“La società si sta sviluppando in positivo – commenta senza indugi –, da quanto ho potuto capire il Pavia Calcio è stato affidato a persone serie, come dimostra il viaggio in Cina recentemente compiuto dal presidente Xiadong Zhu e dall’amministratore delegato David Wang. L’operazione Academy è un progetto importante, che potrebbe riportare il Pavia agli alti livelli che meriterebbe, a cominciare dall’auspicabile promozione in serie B. Pavia avrebbe le risorse per poter agire in questo senso senza l’intervento della dirigenza cinese, ma non vedo un eccessivo attaccamento alla squadra. I tifosi sono partecipi solo quando la squadra occupa i primi posti della classifica, altrimenti lo stadio è vuoto. Noto anche poco interesse da parte degli investitori nel mettere in gioco adeguate somme di denaro”. Una bella opportunità di “cambiare davvero”, quantomeno in ambito calcistico, potrebbe essere in mano al sindaco Massimo Depaoli e alla sua giunta. “Spero che questa amministrazione proceda presto con la riapertura del settore Distinti e rimuova la recinzione che divide le tifoserie, davvero di cattivo gusto, magari installando al loro posto alcune telecamere”. Baronchelli ha una profonda esperienza calcistica data la sua vita dedicata a questo sport. iniziato nella compagine del Guinzano e poi passato alla squadra del Pavia. Nelle giovanili azzurre ha militato prima negli Allievi e poi nella Berretti. Nel campionato 1978/79 arriva la gioia del debutto in serie D con la Prima Squadra del Pavia, guidata da Gigi Bisleri.

A.C. Pavia 1977
Del periodo azzurro, solo ricordi positivi. “Fra i ricordi maggiormente impressi nella mia memoria c’è sicuramente il settembre del 1977 – ricorda Baronchelli –; il Pavia, allora in serie D, aveva organizzato un’amichevole contro il Milan di Gianni Rivera, Fulvio Collovati e Fabio Capello, i miei idoli da ragazzino. Poco tempo dopo segnai il rigore decisivo a Valter Zenga durante un incontro con l’Inter nell’ambito del torneo Città di Pavia. Ma il mio “ricordo del cuore”, a dire la verità, è un altro: un pomeriggio del 1977 i dirigenti del Pavia sono venuti personalmente nell’azienda agricola presso la quale lavoravo per portarmi sul campo da calcio: il Monza era interessata a me e i suoi vertici volevano visionarmi durante un’amichevole. Purtroppo le due società non si sono accordate”.
Baronchelli A.C. Giussago 2009
La sua carriera calcistica è proseguita poi nuovamente a Guinzano dove ha concluso prematuramente la carriera fra i dilettanti a causa di un infortunio al ginocchio. Salvo poi scoprire che la sua vera vocazione era quella dell’allenatore.Dal 1992 al 2011 Baronchelli è stato, infatti, per molti giocatori locali, quelli che lui chiama solo “i ragazzi”, un tecnico ma soprattutto un amico, intessendo rapporti di fiducia reciproca che hanno spesso travalicato le linee del campo. Una dedizione riconosciuta addirittura dal Coni. In occasione della Festa dell’Atleta, il 28 marzo 2009 Baronchelli è stato premiato in una cerimonia al Teatro Fraschini per “aver svolto dalla stagione 1992/93 l’incarico di allenatore, senza interruzione, con ottimi risultati. Dopo 16 anni svolgeva ancora l’incarico assegnatogli con umiltà e competenza”. a cura di Serena Baronchelli