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GIUSSAGO (pv). Agli Stati Generali dell'Agricoltura, Bosone:"Intendo proseguire sulla strada della valorizzazione del territorio".

Creato il 13 aprile 2015 da Agipapress
GIUSSAGO (pv). Innovazione, collaborazione, tracciabilità: sono questi gli ingredienti necessari al rilancio dell'agricoltura pavese.
Gli Stati Generali dell'Agricoltura, svoltisi questa mattina presso la Cascina Darsena di Giussago, hanno ruotato intorno a questi tre concetti chiave, mettendo in luce le enormi potenzialità del territorio pavese ma anche le sue  lacune, soprattutto a livello organizzativo.
"Tanti imprenditori agricoli in passato non conoscevano le misure per sostenere la loro attività imprenditoriale - ha ricordato il presidente della Provincia Daniele Bosone nel suo intervento -. Urge cambiare rotta. L'agricoltura si sostiene attraverso il mercato ma anche attraverso lo sviluppo rurale e il sostegno diretto. Prendere in considerazione modelli agricoli in contraddizione con la politica agricola varata dalla comunità Europea sarebbe un errore: otterrebbero meno sussidi, compromettendo anche l'attività produttiva. Abbiamo creato un settore agroambientale, che unisce le esperienze e le competenze: Pavia è una delle poche province ad averlo. Abbiamo condotto tante battaglie per sviluppare la nostra idea di agricoltura e difendere l'ambiente da strutture invasive come l'autostrada Broni-Mortara, progetto che fortunatamente sembra allontanarsi ma che avrebbe creato gravissimi danni al nostro territorio".
"Vengo da una famiglia di agricoltori - ha proseguito Bosone - e mi sono sempre portato nel cuore questo tema. Ho tentato, talvolta maldestramente, di valorizzare il territorio in questi anni e intendo proseguire su questa strada".
Il nuovo PSR, che dovrebbe essere approvato in via definitiva alla fine di maggio, prende in considerazione prevalentemente le risaie. Per evitare che la risicoltura scompaia, con il rischio di impoverimento della fauna, della flora e del paesaggio di vasti comprensori, nonché che le imprese agricole, a fronte di una potenziale perdita di redditività della coltivazione del riso, si orientino verso altre colture più remunerative, sono necessarie azioni di carattere formativo e di compensazione-incentivazione tese al miglioramento della redditività aziendale.
"Per i seri problemi di dissesto idrogeologico - ipotizza il presidente della Provincia - potrebbe essere di forte interesse delle aziende vinicole l'inserimento nel PSR di una misura specifica che preveda adeguato sostegno finanziario per la realizzazione di drenaggi e di altre opere di difesa idrogeologica".
Per contrastare gli effetti negativi sulla biodiversità, prodotti dall'abbandono dei terreni, occorre in sostanza un sostegno alle aziende agricole e forestali.
Come? Attraverso la valorizzazione della filiera vacca-vitello, che ruota attorno alla razza bovina "varzese", della filiera lattiero-casearia,  con i formaggi Molara del Brallo,  Pizzocorno e Montagnino, della filiera ortofrutticola e del salame di Varzi.
 a cura di Serena Baronchelli

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