GIUSSAGO (pv).Bioreattore: è giunta
l'ora. L'impianto di bioessicazione sito fra Giussago e Lacchiarella aprirà
ufficialmente i battenti entro il prossimo lunedì, 11 gennaio. Il progetto era stato fortemente contestato dalle opposizioni durante il quinquennio di amministrazione Sacchi, in particolare a causa degli odori irritanti che per svariato tempo si sono avvertiti a Lacchiarella al mattino e a Giussago la sera. Il bioreattore non è pertanto mai entrato in funzione, in attesa che si pronunciasse il Tar, nonostante l'azienda avesse ripetutamente sottolineato quanto qualsiasi relazione tra gli odori segnalati dai cittadini e le attività dell’impianto fosse da escludere. L'impianto, che sarà in grado di gestire 435mila tonnellate di rifiuti, è stato autorizzato da Regione Lombardia attraverso svariati decreti, l'ultimo risalente al 2010. In seguito, si sono avvicendati ricorsi al Tar presentati dal Comune di Lacchiarella e da altri dieci Comuni limitrofi (Casarile, Rognano, Noviglio, Vernate, Siziano, Gaggiano, Rosate, Zibido San Giacomo, Gudo Visconti, Zelo Surrigone), tutti rigettati. Così come i successivi ricorsi al Consiglio di Stato. Il nuovo bioreattore si colloca tra i confinanti comuni di Giussago e Lacchiarella, il primo in provincia di Pavia e l'altro nel Parco sud Milano, andando ad ampliare notevolmente l'area in cui attualmente vengono trattati i rifiuti. A Giussago, all'interno di Cascina Maggiore, si è insediata da anni una società, prima denominata Fertilvita, poi acquisita da Giuseppe Natta per fondare Ecodeco e successivamente venduta ad A2A, che si occupa di smaltimento rifiuti.
Il nuovo impianto di bioessiccazione porterà il rifiuto
indifferenziato a perdere il 30% del peso e il 50% del volume iniziali
attraverso evaporazione di acqua e degradazione della sostanza organica,
producendo nel contempo biogas.
Il risultato finale sarà il cosiddetto
“bioessiccato”, impiegabile come combustibile per termovalorizzatori, centrali
termoelettriche o cementifici ma impossibile da utilizzare in
agricoltura. Senza dubbio un'operazione di grande
impatto per il territorio, in particolare per Lacchiarella, dove è già presente
una vasta area industriale con stoccaggio di idrocarburi. A2A ha già organizzato svariati open day delle proprie strutture, durante i quali la cittadinanza
ha avuto modo di osservare il modus operandi della società e intende proseguire
su questa strada.
"Non appena il bioreattore funzionerà a pieno
regime ne organizzeremo altri" garantisce Davide Sandrini, direttore
tecnico della struttura.
Serena Baronchelli
