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Giustizia

Creato il 14 agosto 2013 da Kikka
si continua a parlare di una giustizia fatta apposta per le donne. come si vorrebbe una giustizia fatta apposta per i gay. ed una giustizia fatta apposta per i bambini. tutto questo perchè non si vuole proprio parlare di una giustizia fatta apposta per tutti gli esseri umani.
una donna è stata uccisa a fucilate di fronte a suo figlio di tre anni dal marito che non voleva proprio saperne di lasciarsi abbandonare da chi aveva il coraggio e la sfrontatezza di volersi rifare una vita.
un ragazzo gay si suicida, non si sà nemmeno bene il perchè visto che a quanto pare non subiva nemmeno del bullismo ma tant'è basta questo per ritornare sulla cresta con la richiresta di leggi più dure contro chi ostracizza e fa violenza sui gay.
un'altra ragazzina sparisce e si ricominiano le ricerche, questa volta in alta italia, ed anche questa volta con poche speranze di ritrovarla viva ma questo non ferma chi grida per delle leggi ad oc che proteggano i nostri figli dalla violenza.
tutte cose molto vere, tutte cose molto presenti ultimamente nelle nostre case grazie a giornali ed a televisioni. però tutte profondamente sbagliate a mio avviso. sbagliate perchè invece di proteggere spingono ancora di più verso una sorta di apartide di genere, perchè si richiedono leggi per le donne, e leggi per i gay e leggi per i bambini, e leggi per gli animali, ma nessuno pensa a chiedere che le nostre leggi, quelle che ci sono e che vengono trattate come burlette dagli stessi avvocati, vengano applicate, rispettate, rese magari più dure e più punitive. nessuno pensa che una donna, un gay un bambino sono tutti persone, sono tutti individui e quello che si dovrebbe chuiedere è un maggiore rispetto dell'individuo e una più dura e ferrea applicazione delle leggi italiane fatte a difesa dell'individuo.
perchè tra quella donna a cui il marito ha sparato, e quel ragazzo di tredici anni a cui qualche mese fa un coetaneo a aperto la pancia con il coltello solo perchè stavano discutendo, oppure  quella puttana costretta sulla strada dai suoi connazionali perchè altrimenti oltre a riempirla di botte fino ad ammazzarla magari decidono di ammazzarle anche la famiglia, o quelle tre ragazze cinesi che sono riuscite a scappare di casa ed a rivolgersi alla polizia prima di finire ai lavori forzati o anche loro sulla strada, tutti loro hanno una cosa in comune: hanno incontrato qualcuno che non aveva nessun rispetto per l'individuo in quanto essere umano, e come nella giungla ha esercitato la propia violenza su qualc'un altro solo perchè poteva e non li è stato impedito, e per questo forse verrà punito, se verrà preso, dopo una serie infinita di processi, dopo una scelta quasi obbligata da parte del delinquente del rito abbrevato che lo porterà a scontare la metà di una pena che sicuramente sarà stata già decisa abbastanza mite ed entro breve sarà di nuovo sulle trade ad imporre di nuovo la legge del più forte e di chi il rispetto per l'individuo non sa nemmeno cosa sia.
questo oramai è la nostra società.
volete un sempio? tratto oggi dalla repubblica:
lei una giovane piena di voglia di vivere e di essere qualcosa di più della propietà casalinga di qualcuno, lui cresciuto in una famiglia in cui il padre tratta la madre come una proprietà da tenere chiusa in casa, silenziosa ed ubbidiente.
lei cerca di farsi una vita in un'altra città, una nuova speranza, un lavoro nuovo, dei nuovi sogni, lui non ha intenzione di condividere quelle novità e non può accettare che lei si ribelli a quella cavezza che aveva accettato di portare all'inizio, va da lei e le scarica addosso un caricatore, distruggendole i sogni e la vita, poi va in galera, invece di farsi undici anni,( e come minimo secondo me meritava l'ergastolo perchè non ha ucciso quel corpo ma ha ucciso quelle speranze, quei sogni e quei desideri,  per averle regalato una sedia a rotelle e la carità della gente fa solo sette anni dopodichè torna tranquillo in paese, a passeggiare sotto casa dei genitori, come se nulla fosse, senza una traccia di pentimento e con l'appoggio anche dei paesani che si dolgono del fatto che per colpa di "quella" si sia anche dovuto fare il carcere.
questa è la nostra società: una società in cui oramai l'individuo non ha nessun valore, ed in cui chi questo valore lo riconosce è il debole, quello da ferire, quello che tanto non vincerà mai perchè ha anche delle regole e del rispetto e che perderà sempre di fronte a chi regole e rispetto non ne ha.
quindi perchè non fare queste piccole isole, facciamo questo piccoli protettorati, rinchiudiamoci le specie da proteggere come in uno zoo, e lasciamo il resto dell'italia allo stato brado, peggio che nella foresta selvaggia, perchè gli animali il valore dell'individuo lo hanno ben chiaro, sanno che il branco va protetto e che ogni parte del branco ha il suo valore fondamentale.
solo l'essere umano, questo evoluto bipede che si considera superiore a tutti gli altri animali dal mondo ha perso la comprensione del valore dell'altro e pensa che tutto debba girare attorno al sè,  60.340.328  di sè che pretendono di essere il centro del mondo e che non hanno il minimo rispetto per gli altri ma che dagli altri pretendono rispetto.
come i miei vicini di casa che alle undici di sera mettono su Il Gladiatore e mi permettono di seguire tutto il film via audio, fin nei minimi particolari, come il guidatore che in mezzo alla strada taglia tranquillamente il passaggio ai pedoni sulle strisce e si incazza anche perchè volevano passare, come il ragazzino che se ne va a scuola con il coltello in tasca che lo fa sentire figo e non si perita dal tirarlo fuori se qualcosa non gira per il verso giusto , come il gruppo di teppisti che per fare qualcosa di divertente la sera in queste noiose estati va per parchi a cercare qualcuno da picchiare, e se è femmina ci scappa anche una bella scopata di gruppo, cole una povera donna che staccato dall'orario di lavoro all'ospedale, prima di tornare a casa, sull'uscio dello spogliatoio si prende in faccia una bella gettata di acido che le distrugge il viso, perchè magari aveva detto no a chi l'aveva invitata a cena vai a sapere, come il branco che se ne andava in giro per le campagne dell'emilia entrando nelle ville isolate e divertendosi a dare sfogo alla propia crudeltà più sfrenata solo perchè lo potevano fare e ci provavano gusto, come i benzinai che convinti di ssere trattati ingiustamente decidono che da qualche parte si devono pur rivalere e truccano le pompe o annacquano il gasolio rovinando il motore agli automobilisti ma chi se ne frega, se non li prendono loro chi hanno guadagnato qualcosa, come l'avvocato di Verona che siccome il rifiuto della propria ragazza a continuare la relazione lo ha sottoposto ad un "omicidio morale" come dice lui, decide di darle quattro coltellate nel ventre e di andarsene in giro er quattro giorni con il suo cadavere in macchina.
ad averne voglia di esempi di mancanza di rispetto per il prossimo si potrebbe anche scrivere per gorni ma a che servirebbe? c'è chi ne ha scritto ma questo è forse servito a qualcosa? ha forse fatto si che le leggi italiane fossero applicate finalmente in maniera seria e punitiva? c'è già chi del povero avvocato sente quasi pietà, un giovane che non avrebbe mai fatto male a nessuno, che doveva essere proprio distrutto per arrivare a fare quello che ha fatto.
perchè dobbiamo vivere in una nazione in cui tutti sono pronti a dimenticare la vittima per guardare con occhio benevolo il delinquente trovando mille diveste giustificazioni ad azioni che dovrebbero essere punite con il più duro dei carceri?
perchè se uccido qualcuno con la macchina, e sono anche ubriaco, come prima cosa vengo messo a casa, agli arresti domiciliari invece che sbattuto in cella?, e poi prima che qualcuno si decida a dire che sono colpevole, e che dovrei fare che so, diciamo dodici anni per aver ammazzato una ragazzina sulla strada che andava in bicicletta passeranno quei due tre anni, magari però scelgo il rito abbreviato che farà si che gli anni che mi daranno saranno sicuramente meno, una specie di premio per avergli fatto sprecare meno tempo, e che siccome sono tre anni che si trascina qesta cosa mi vinene concesso anche qualche attenuante il più, magari alla fine si e no mi becco tre anni, ma siccome le carceri sono piene e la mia pena è di poli tre anni alla fine è capace che non faccio nemmeno un giorno per aver ammazzato una poveretta che aveva il grosso torto di andare in bicicletta ed ho anche dovuto sobbarcarmi la noia di tutto questo tempo perso per tribunali.
perchè se mi prendono dopo due giorni di fuga, poveretto, ero rimasto sconvolto da quello che avevo fatto, invece di buttarmi subito in carcere mi trattano come se fossi io la vittima? perchè non c'è il rispetto nemmeno per i genitori delle tante vittime che non vedono mai i colpevoli pagare quanto sarebbe giusto facessero, e se protestano si vedono anche sbeffeggiati da una giustizia che alla fine da ragione più al torto che al giusto?
vorrei delle carceri più dure, vorrei delle condanne pesanti, esemplari che puniscano veramente chi ha fatto un reato, con pene giustamente equiparate al peso del reato, ma non mitigate da un buonismo ripugnante che alla fine sembra tanto un'infezione del nostro sistema giuridico, una specie di mare di pus che giustifica ogni oscenità nel nome del perdona e cerca di capire.
vorrei che si tornasse ad una legge del taglione moderna: no alla pena di morte? però se hai ucciso devi pagare con la vita e quindi all'ergastolo, che tu abbia ucciso una donna che ti ha respinto, un gioielliere che cercava di difendere il suo lavoro, un benzinaio che non voleva pagare il pizzo o un bambino da cui volevi la sua innocenza. un ergastolo in cui ogni giorno della tua vita tu sia costretto a lavorare, duramente, per mantenerti e risarcire la società di quello di cui l'hai privata, ed essere almeno una volta nella tua vita un essere utile a qualcosa.
hai rubato? carcere  con i lavori forzati, socialmente utili ma con la catena al piede, fino a che non hai ripagato ciò che hai rubato e le spese che si sono dovute sostenere per catturarti e per processarti, sia che tu abbia svaligiato una banca, che tu abbia rubato in un bar o che tu abbia sperperato i depositi di chi ti aveva dato la propria fiducia e ti aveva affidato i propri risparmi.
la legge dovrebbe essere semplice, punitiva e giusta. la legge dovrebbe dare solievo a chi ha subito un torto, che sia la perdita di un bene o di un caro. la legge dovrebbe privare chi delinque della propia libertà e dei propi beni, perchè quello che ha deve andare a risarcire chi ha danneggiato e il periodo di detenzione non dovrebbe essere una villeggiatura di istruzione in cui inpari nuove forme di violenza ma un periodo di espiazione, di punizione, di risarcimento.
non posso pensare che esista ancora qualcuno che creda davvero che in prigione ci si va per redimersi pensando al propio torto. la redenzione in prigione se la dovrebbero guadagnare con il duro sudore della fronte, con la fatica, con il costante disprezzo di coloro che hanno ferito.
sono così stanca di questo nauseabondo buonismo che alla fine perdona il colpevole al punto da colpevolizzare la vittima. come ci viene bene a noi in italia la recriminazione: se in fondo lei cercava di comprendere, se in fondo non fosse andata in giro con quei vestiti, se in fondo lui avesse compreso che non poteva mica andare in giro vantandosi della sua diversità, se in fondo fossero stati più attenti...
se in fondo fossimo tutti più rispettosi del nostro prossimo....

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