Magazine Società

Giustizia: cambio di marcia, ma non c'è da illudersi troppo

Creato il 29 gennaio 2012 da Gaetano61
Ad ascoltare gli interventi degli alti magistrati, del ministro della Giustizia e del vicepresidente  del Csm in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, sembra che non siano trascorsi due mesi, ma due secoli, dalla caduta del governo Berlusconi. L'agenda della politica in materia di giustizia riguarda ora temi quali lo scandaloso arretrato dei procedimenti, la prescrizione dei reati che si traduce in una vera e propria impunità a servizio di chi può permettersi ottimi legali, l'affollamento delle carceri ben al di sopra della capienza prevista. Essendo il partito di Berlusconi parte della maggioranza che sostiene Monti, sarà difficile che su tutti questi temi si possa arrivare - dopo il cambio di agenda - anche a qualche modifica normativa, ma, per il momento, è giusto prendere atto del cambiamento di clima. In particolare, sul tema della prescrizione, dove si stanno concentrando gli attacchi del Pdl, mi sembra corretto dire che il nostro ordinamento costituisce un'eccezione se confrontato con quello di altri Paesi: infatti, come ha fatto notare Peter Gomez su Il Fatto Quotidiano, in Germania la prescrizione s'interrompe con l'emanazione di una prima sentenza, negli Stati Uniti con il rinvio a giudizio, mentre in Italia molti processi si estinguono strada facendo, qualcuno addirittura in Cassazione, ad un passo dalla sentenza definitiva. E' chiaro che con una prescrizione del tipo tedesco o americano, per dare un senso alla previsione costituzionale della "ragionevole durata" del processo, si dovrebbe intervenire sia rendendo il processo più agile, sia prevedendo più magistrati, più cancellieri e, in generale, più mezzi da destinare al servizio giustizia.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :