Quando, qualche tempo fa, l’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito è stata resa nota tramite i media internazionali, anche qui in Brasile ci sono stati commenti contrari a tale giudizio finale sull’omicidio di Meredith Kercher. E’ ovvio che tale decisione, dopo quattro anni di indagini e innumerevoli sentenze, non poteva non creare disappunti sulla Giustizia italiana. Questi sono alcuni commenti fatti da alcuni lettori di Folha.com nel giorno della notizia (3/10/2011):
- Eis a JUSTIÇA ITALIANA! Quem acabou pagando o pato? Lógico: O NE_GÃO! Sob a pressão dos americanos, não restou outra saída àquele judiciário, senão, abrir as per-nas. O réu condenado, além de ne_gro, pobre e escula-chado pela mídia, não é nem ma-fioso nem dono de time de futebol. Danou-se!
- mais de 60 gabinetes já se sucederam na Itália, desde o fim da 2ª guerra mundial. PAÍS INSTAVEL E DE GENTE CHATA!!
- A JUSTIÇA DA ITÁLIA É IGUAL A DO BRASIL. O RESULTADO DESSA SENTENÇA ME DEU NOJO, ASCO, REPÚDIO E NOGENTO. HOJE ME SINTO NEUTRA QUANTO A MINHA ASCENDÊNCIA . TUDO PELO YANKEES.
- só falta agora culparem a vitima.A ITALIA TÁ PIOR QUE O BRASIL!!
- Depois brasileiro que não é sério... Estão sem moral para falar do caso Battisti. Italiano é assim mesmo: racista até não poder mais (apesar da maioria ser meio moura...). Foi só ter um africano para culpar que já se deram por satisfeitos.
- E agora mané? Essa turma que vinha aqui, execrar o Lula, fala o quê ? A justiça italiana não era acima de qualquer suspeita? Essa oposição...esta imprensa brasileira...
- Brincadeira. E ainda querem precionar o Brasil para extraditar BATISTI. Que justiça é essa na Italia. Arrumaram um laranja africano, o condenaram, e após pressão a justiça Italiana foi jogada no lixo. Americano só é criminoso em seu território.
- Claro, o Berlusconi é que é exemplar...
- Decisão coerente, para quem tem um Berluscone de presidente!
- E ainda dizem que a Itália é um país sério...
- … Mas como a Itália é o país do bacan@l e do assassinato, libertam esses porcos. E depois querem ter moral pra exigir algo da Justiça brasileira! Bem feito o tapa na cara que o Brasil deu na cara deles!
- A Itália é um antro de mafiosos que deixam Dirceus, Delúbios e Lulas no chinelo!E ainda por cima são porcos racistas como se vê. A Itália sendo o maior nordel a ceu aberto do mundo, não podia dar outra sentença aos riquinhos.
Nulla da dire, questo commento ha sorpreso praticamente tutti, quindi, a parte certi commenti inutili su Berlusconi o offese al popolo italiano (e poi dicono che siamo noi “preconceituosos”) è normale trovare commenti negativi. Ma oggi ho letto una notizia che, in qualche modo, è simile a quella appena citata:
Justiça absolve viúva acusada de matar milionário no RJ
Per chi non fosse al corrente faccio un piccolo riassunto della vicenda: Nel 2005 un uomo di 54 anni, Renné de Souza Senna, vince alla Mega-Sena la considerevole cifra di 52 milioni di reais. Due anni dopo, in una domenica del 7 gennaio del 2007, Renné viene ucciso da uno sconosciuto in un bar a 8 km dalla fazenda di dove viveva. La figlia, Renata, accusa la moglie di Renné, Adriana, 25 anni, di essere la mandante dell’omicidio. Dopo alcune analisi, furono accusate altre tre persone: Ronaldo Amaral, della Polizia Militare, che lavorò per la famiglia Senna come segurança, Marco Antônio Vicente, anche lui della Polizia Militar e parte della segurança, e infine Janaína de Oliveira, personal trainer di Adriana e moglie di un altro poliziotto anche lui coinvolto nelle indagini. Vengono fatte numerose indagini, ascoltati numerosi testimoni, tra cui l’amante della moglie Adriana. Si viene a sapere che il rapporto tra Adriana e il marito era abbastanza tumultuoso, con innumerevoli liti quotidiane. Adriana accusa la famiglia del marito, asserendo che Renata non è figlia di Renné e che un nipote del marito clonò la carta di debito di suo marito e che prelevò così 30 mila reais dal conto di suo zio.
Ora non sto a raccontare tutta la storia. Chi vuole può cercare notizie aggiornate su internet. Posso dire però che ci furono molte indagini, molte contraddizioni sulla testimonianza della moglie, molte cose che non quadravano e infatti fino alla fine todo mundo pensava che Adriana fosse colpevole. Finché appunto la notizia di oggi con la assoluzione della moglie. Tra i motivi di tale giudizio positivo il fatto che la moglie, se avesse voluto veramente uccidere il marito, avrebbe trovato un modo più semplice di farlo, per esempio con una dosa elevata di insulina dato che Renné era malato di diabete.
Bene, a mio avviso questi due omicidi e assoluzioni finali sono molto simili, perché fino all’ultimo le prove erano contro gli imputati ma poi sono stati assolti. Ma aldilà della sentenza che non sta a me giudicare, ora, cari amici commentaristi di prima, voi che avete così tanto parlato male della giustizia italiana, cosa mi dite di quella brasiliana?