Titolo: Glass Magic, La donna di sabbia
Titolo originale: Storm Glass
Autore: Maria V.Snyder
Traduzione: Gigliola Foglia
Editore: HARLEQUIN MONDADORI - BlueNocturne
Prima edizione italiana: 29 aprile 2011
Prima edizione: Mira – aprile 2009
Lunghezza stampa: 295
Dimensioni file: 636 KB
Prezzo: Formato Kindle - € 4,99
E dopo la trilogia de La farfalla di pietra, eccomi di nuovo a parlare della Snyder, che si conferma una delle mie autrici di fantasy preferite.
Questa volta abbandoniamo Yelena e Valek, protagonisti della prima trilogia (sigh, Valek non lasciarmi! ), e seguiamo invece le avventure di Opale Cowan, comparsa già alla fine della precedente trilogia. Nonostante i personaggi di Opale e Yelena siano completamente diversi, a partire dai loro poteri, entrambe hanno saputo coinvolgermi nella storia. Yelena infatti è una Cacciatrice di anime e dopo i vari sconvolgimenti che hanno visto Sitia e Ixia sull’orlo di una guerra è diventata un ufficiale di collegamento tra i due regni per preservare la pace. Opale invece è un mago del vetro, anche se nemmeno lei sa bene cosa questo comporti, e grazie a lei i potenti Distorsori che minacciavano Sitia sono stati sconfitti e intrappolati in prigioni di vetro create da lei stessa; ma a parte soffiare la magia dentro gli animaletti di vetro che produce sembra incapace di fare vera magia.
Sono passati circa quattro anni dalla fine della guerra coi Distorsori e Opale si trova al Mastio dei Maghi dove segue le sue lezioni e nel tempo libero aiuta a produrre oggetti in vetro in una fornace. Purtroppo il suo potere è rimasto un Trucco Unico, come viene crudelmente etichettata da altri studenti, a partire da Pazia, promettente studentessa e futuro Maestro. Tuttavia è a Opale che si rivolgono quando i globi dei Danzatempesta cominciano misteriosamente a infrangersi. Il clan dei Danzatempesta ha infatti il compito di risucchiare l’energia delle tempeste in globi di vetro per salvare la costa dai tifoni e allo stesso tempo sfruttarne l’energia nelle loro fabbriche. Durante il viaggio però, Opale e Zitora, il Maestro che l’accompagna, vengono attaccate ed è solo l’inizio di una serie di attentati che in parte mi hanno ricordato quelli a Yelena nella prima trilogia. Anche qui sembra che i cattivi debbano mettersi in fila per poter rapire/uccidere/sfruttare la povera Opale, che però se la cava egregiamente scoprendo alla fine di possedere un nuovo potere piuttosto interessante, e che non manca di mettere in allarma il Consiglio di Sitia. A tutto questo aggiungiamo Kade, un affascinante Danzatore che ha perso la sorella a causa di un globo infranto, e Ulrick, giovane vetraio con poteri magici e vecchio amico d’infanzia, e avrete un’idea di cosa andiamo incontro in questo libro. Ma non basta. Arriva un terzo personaggio a complicare le cose: Devlen, che pratica la Magia di Sangue, la stessa dei pericolosi Distorsori, e che rapisce Opale perché la conduca dove si trova la gabbia di vetro in cui è rinchiuso il suo Maestro e di cui solo lei conosce l’ubicazione.
Intrighi e colpi di scena non mancano, proprio come nella prima trilogia. Se devo trovare una pecca, è l’assenza di Valek. Yelena ricompare di sfuggita nel racconto e mi aspettavo che saltasse fuori anche lui da un momento all’altro, invece nada, nisba, nulladinulla. E anche se i prodi presenti mi hanno in parte consolata, un salutino dell’impareggiabile Valek ci sarebbe stato bene.
La ricomparsa di altre vecchie conoscenze come Ari e Janco mi hanno fatto tornare per un attimo alla Farfalla di pietra, e ho avuto la conferma del talento della Snyder che ha saputo scrivere un seguito coinvolgente senza dimenticarsi dei personaggi già creati.
Alaisse