Dice Odilon Rocha in sala che il suo A novela das 8 è un melodramma, un omaggio alle telenovelas brasiliane che tanta parte hanno avuto (e ancora hanno) nella crescita del paese e nella liberazione dalla dittatura.
Siamo nel 1978 ed il Brasile è oppresso dalla dittatura. La resistenza lotta e subisce le ritorsioni della polizia e la popolazione si arrangia godendosi i soli momenti di evasione quando in tv passa Dancing Days, la telenovela più gettonata e amata, capace di riunire dietro la tv un sacco di gente.
In questo panorama la prostituta Amanda e la misteriosa Dora finiscono per trovarsi inguaiate nell’omicidio di un poliziotto e sono costrette a fuggire a Rio dove dovranno crearsi una nuova vita… partendo da quella vecchia visto che nel passato di Dora c’è più di un segreto.
Fortisssimo ed evidente, soprattutto all’inizio, il contrasto tra il Brasile reale, oppresso, sconfitto, deluso e quello mostrato dalla telenovelas più seguito, un mondo di ricchezza e gioia inesistente nel paese.
Rocha è bravo a far stridere i due momenti e a mantenere Dancing Days come filo conduttore, come traccia per raccontare la sua storia.
Che è una storia di lotta, di resistenza, di angherie, di soprusi.
La storia di un paese che cerca di uscire dall’imbuto in cui si è infilato e di ricominciare a vivere (e ci vorranno ancora anni).
Il film è a due velocità, moscetto per buona parte della faccenda riesce a sollevarsi con improvvisi scatti di ironia che regalano un po’ di ritmo, soprattutto grazie a Vanessa Giácomo e al suo personaggio istrionico e falsamente fuori dal mondo reale.
Più tradizionale, impegnata ma ugualmente funzionale la Dora di Claudia Ohana, vero fulcro della vicenda.
E poi sullo sfondo, anzi direi di contorno c’è l’amore omosessuale del giovane Caio che riconosce la sua omosessualità e si libera di un peso, vicenda che però rimane un po’ esterna, come appiccicata a forza in un film che parla di altro.
Comunque una pellicola godibile e con una coppia di Thelma e Louise alla brasiliana in grande forma.
Puoi trovare in questo post tutte le recensioni del 27° Torino GLBT Film Festival.