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GLBT27 – Bye Bye Blondie, l’amore che ritorna

Creato il 23 aprile 2012 da Soloparolesparse

Manca qualcosa per fare di Bye Bye Blondie un film davvero positivo sotto tutti gli aspetti.
Forse è che da Virginie Despentes ci si aspetta qualcosa di più cattivo, di più sporco, soprattutto visto che il soggetto lasciava spazio a questo tipo di esposizione.

Gloria e Frances tornano ad incontrarsi 25 anni dopo la loro storia di un’estate, una storia travolgente e piena di passione in un momento in cui le loro vite stavano per tracciare la strada maestra.
Gloria, ribelle punk in rotta con la famiglia, ha continuato nella strada dell’autodistruzione ed oggi è senza lavoro, senza affetti, addirittura senza casa.
Frances, allora in bilico tra la rivolta ed il seguire le linee guida della famiglia, è oggi affermata presentatrice tv, è sposata per copertura con uno scrittore gay con cui condivide la casa e poco altro.

Il nuovo incontro riaccende la vecchia passione e convince le due donne che il loro amore mai sopito possa davvero trovare infine coronamento.
La convivenza quotidiana non sarà però facile.

GLBT27 – Bye Bye Blondie, l’amore che ritorna

Classica la costruzione narrativa con la storia che si alterna dal presente al passato mostrandoci cosa succede oggi e rivelandoci pian piano cos’era successo un quarto di secolo prima e guidandoci verso la comprensione dei caratteri, dei sentimenti e delle ragioni che hanno portato alla situazione presente.

La storia scorre via piacevole, a tratti divertente, il racconto è ben fatto, il personaggio di Gloria con la sua rabbia eterna è ben costruito.
Come detto però manca un po’ di cattiveria globale e manca molto punk-rock visto che il mondo in cui ci si muove è proprio quello dei borchiati e capelluti ragazzi amanti di tutta una serie di gruppi la cui musica la Despentes avrebbe potuto usare in maniera più massiccia.

Le cose migliori sono date probabilmente dalle interpretazioni delle quattro protagoniste.
Sia le mature Beatrice Dalle e (ovviamente) Emmanuelle Beart, sia le giovani Stephanie Sokolinski (Soko) e la splendida Clara Ponsot.

Non posso però evitare di segnalare l’imbarazzante sequenza dello scontro tra il gruppo di punk e quello di skin head, completamente sballato nella rappresentazione non tanto dello scontro in se quanto dei due gruppi. Fasulli, irreali, con facce sbagliate e troppo pulite per essere credibili.

Puoi trovare in questo post tutte le recensioni del 27° Torino GLBT Film Festival.

 


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