GLBT27 – Melting Away, una storia vera

Doron Eran racconta una storia vera con questo intenso Melting Away, capace di toccare profondamente lo spettatore.

Assaf ama vestirsi da donna e quando i genitori lo scoprono lo cacciano di casa (con la speranza che ritorni al più presto).
Dopo quattro anni il duro padre è però in un letto di ospedale con un tumore in fase terminale e la madre assolda un detective perchè ritrovi il figlio.
Questo però trova Assaf ormai diventato Anna, cantante di successo in un night e pittrice per passione.

Anna non vorrebbe avere niente a che fare con la famiglia che l’ha cacciata quando era un ragazzo, però le voglia di rivedere il padre è troppo forte e così si avvicina al suo capezzale fingendosi infermiera.

Il film, che narra un tema profondamente difficile e delicato è però molto dolce e pacato nell’esposizione.

Il rapporto di Anna con la famiglia, il suo amore profondo per il padre che pure l’ha sempre trattata con durezza, il modo in cui si avvicina al suo capezzale senza  chiedere nulla in cambio.
Proprio questo amore che sembra incondizionato da parte della ragazza (spinto dall’imminente morte del padre?) colpisce e lascia il segno.

Forte, delicato, intenso, Eran fa un lavoro davvero notevole e riesce anche a raccontare due temi forti come l’ultimo tratto di strada di un malato terminale e le difficoltà di un ragazzo che diventa ragazza, senza mai eccedere, senza mai perdere il tono giusto.

E viene fuori anche un rapporto padre-figlio/a che va oltre la problematica specifica e rientra nelle tradizionali difficoltà di rapporti familiari.

Sicuramente uno dei candidati alla vittoria finale.

Per la cronaca, Hen Yanni è splendida, che sia maschio o femmina!

Puoi trovare in questo post tutte le recensioni del 27° Torino GLBT Film Festival.