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GLBT27 – Renèe Richards, la prima trans agli US Open

Creato il 25 aprile 2012 da Soloparolesparse

Ottimo lavoro di Eric Drath, un documentario frenetico, ritmato, pieno di materiale e di interviste ai protagonisti.
Renèe è la storia di Renèe Richards, la prima trans che riuscì a partecipare agli US Open di tennis.

La vicenda degli US Open, col processo che la precedettero e le polemiche che seguirono, sono solo il punto di maggior attenzione mediatica su una storia davvero impressionante, una vita colma e sorprendente.

Dick Richardson è il rampollo di una famiglia ricca di New York, studente modello, amante appassionato e ricercato, sportivo di successo sia nel baseball che nel tennis (rinuncia ai New York Knicks per dedicarsi alla racchetta).
Vince tornei, anche in marina, poi a trent’anni capisce che nel suo corpo c’è qualcosa di sbagliato, decide di chiudere il suo percorso di sofferenza interiore trasformandosi in donna.

GLBT27 – Renèe Richards, la prima trans agli US Open

Prende ormoni, conquista un discreto seno ed arriva fino a Casablanca (unico posto al mondo in cui alla fine degli anni ’60 l’operazione fosse possibile) prima di fuggire spaventato e tornare sui suoi passi.
E qui l’incredibile marcia indietro, la mastoplastica, una moglie, un figlio (pur con un corpo ormai evidentemente tendente al femminile).
Ma questo ovviamente non può durare e allora ancora ormoni e questa volta l’operazione definitiva e la fuga in California per ricominciare col nome di Renèe Richards.

Poi però la passione per il tennis prevale e la voglia di partecipare ad un torneo è troppo forte.
La Jolla è la fine della sua tranquillità. Quel servizio di sinistro nelle mani di una tennista sbucata dal nulla a 41 anni e capace di vincere il torneo non può passare inosservato e i media nazionali si fiondano sul posto per scoprire in pochi giorni la sua storia.

E da lì poi la carriera professionistica, il processo, gli US Open, il rapporto con Martina Navratilova (di cui fu allenatrice).
Ma nel documentario di Drath c’è anche il privato di Renèe, il rapporto ovviamente difficile col figlio, quello intenso con gli amici.

Davvero un ottimo lavoro documentaristico, avvincente, per una storia che obiettivamente meritava un racconto del genere.

Puoi trovare in questo post tutte le recensioni del 27° Torino GLBT Film Festival.


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