Magazine Cinema

GLBT27 – The Perfect Family (per la Chiesa)

Creato il 25 aprile 2012 da Soloparolesparse

The Perfect Family è una divertente e vagamente grottesca commedia che tira in ballo direttamente il rapporto tra la religione e l’accettazione degli omosessuali.
Anne Renton costruisce un buon film, pieno di situazioni divertenti, che posa molta della sua forza sull’ottima interpretazione di Kathleen Turner.

Moglie e madre di due figli adulti, la protagonista spende la maggior parte del suo tempo ad occpuarsi della sua parrocchia, al punto che il parroco la propone per il titolo molto ambito di “Donna cattolica dell’anno”, che oltre al riconoscimento garantisce anche l’assoluzione da tutti i peccati!

Per aggiudicarsi il premio, cui partecipa anche la sua storica rivale in ogni attività del quartiere, bisogna però superare l’indagine della commissione, anche sulla propria famiglia.
E qui arrivano i problemi, perchè la famiglia che pare perfetta nasconde invece un figlio che sta divorziando ed una figlia lesbica e incinta… non il massimo per le decisioni che deve prendere la chiesa.

GLBT27 – The Perfect Family (per la Chiesa)

Da qui parte tutta una serie di equivoci e situazioni divertenti che poggiano però su una base estremamente triste: la donna che finge con tutti, che chiede alla sua famiglia di fingere per ottenere il premio, la donna che pone la chiesa davanti ai propri affetti e rischia di distruggerli.

E a dirla tutta anche il rapporto con Dio è decisamente malato, grottesco, esagerato, per nulla naturale e sano.
Il problema nasce dal fatto che la donna perde di vista le priorità nella corsa a risultati che ritiene fondamentali per la sua vita.

Di contorno ci sono una serie di situazioni esilaranti discretamente realizzate, a tratti ben più che discretamente.

Intorno a lei una serie di personaggi decisamente più logici e aperti.
Il marito che le è stato accanto, il figlio consapevole di aver buttato via parte della sua vita, la figlia che prova a vivere il suo amore e la sua gravidanza nel migliore dei modi, tra mille difficoltà.
Addirittura abbiamo un prete illuminato convinto che la chiesa sbagli con i gay e disposto a sposare la coppia lesbica in gran segreto.

Buono e rinvigorente il finale, quando lo spettatore sarebbe pronto invece a beccarsi la conclusione smielata.

Vi lascio uno scambio di battute tra madre e figlia che dice tutto:

“Vivi nel peccato”
“Chi lo dice?”
“Il Papa!”
“E tu cosa pensi?”
“Io non devo pensare, sono cattolica!”

Puoi trovare in questo post tutte le recensioni del 27° Torino GLBT Film Festival.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :