“Glee 5”: Chris Colfer parla dell’episodio da lui scritto, il futuro di Klaine e le possibilità della sesta stagione

L’episodio in on da questa sera oltreoceano di “Glee” segna il debutto alla sceneggiatura di Chris Colfer ed ecco un indizio: “non potrai mai rompere con Blaine e nemmeno uccidere qualcuno”.

Cosa significa questa frase? Per saperlo, leggete questa intervista dove l’attore parla di sé come scrittore, se Kurt tornerà nella sesta stagione e se non si ritroverà single.

TV Line: Da tempo avevi in programma di scrivere un episodio dello show?
Colfer: Non ho mai voluto far nulla del genere e mai nemmeno fatto menzione. Non è il mio mondo, non sono i miei personaggi e non ho mai voluto rovinare nulla. Poi sono venuti da me e mi hanno chiesto: “saresti interessato a scrivere un episodio? Noi lo vorremmo”. È stata un’opportunità che non potevo rifiutare.

TV Line: Potresti spiegarti meglio? Che cosa centra con questo?
Colfer: Tutti sanno che come scrittore sono molto egoista, quindi la trama principale sarà incentrata su Kurt. Egli sarà alla ricerca di una convalida come attore e finisce per entrare nella produzione di Peter Pan in una casa di riposo per anziani e qualcosa accade alla donna che doveva interpretare il ragazzo, quindi sarà Kurt a doversi tirar su le maniche. Il complimento più grande dalla troupe e dal cast era che ricordava un episodio della prima stagione. Abbiamo avuto delle persone incredibili a seguito.

TV Line: Beh, allora parliamo di queste persone straordinarie.
Colfer: June Squibb, Tom Conway e Billy Dee Williams. Sono rimasto scioccato. Non mi aspettavo di arrivare a nomi del genere, soprattutto June, il pubblico dovrebbe vedere la puntata solo per la sua performance, a 83 anni è stata in piedi quattordici ore al giorno, cantava, ballava e teneva il passo coi noi.

TV Line: Qual era la cosa più importante da ottenere con questo episodio?
Colfer: Ho voluto che fosse molto simile al classico Glee. Ho voluto un episodio sugli underdogs. Credo che per questo abbiamo un pubblico tanto appassionato, lo show è improntato su questo gruppo di ragazzi che prima non aveva nulla che li rappresentasse. Le cose che preferisco nella mia vita sono gli animali e gli anziani, quindi, di certo ho voluto incorporarli entrambi nella storia.

TV Line: C’è stato qualcosa che volevi fare, ma poi non hai potuto per qualche ragione?
Colfer: Gli unici avvertimenti che mi hanno dato erano: non puoi rompere con Blaine e nemmeno uccidere qualcuno. Ho avuto davvero molta libertà, anche se ero terrorizzato. Non sapevo cosa aspettarmi e non sapevo se sarei stato in grado di raccontare la storia che volevo, ma gli scrittori mi hanno concesso molto spazio, è stato fantastico.

TV Line: Quindi possiamo aspettarci che Kurt non romperà con Blaine, giusto?
Colfer: No, non accadrà in questo episodio. Forse nella sesta stagione. Ed il sangue non sarà nelle mie mani, sarebbe la puntata di qualcun altro.

TV Line: Come ti senti a questo punto della trama? Cosa pensi accadrà per la coppia?
Colfer: Sono molto giovani e hanno tanti impegni, quindi, non sono certo di cosa andranno a fare dopo. Fidanzarsi è già un gran bel passo, sono fortunatamente non dipenda da me.

TV Line: Sai già se sarai nella prossima stagione a tempo pieno?
Colfer: Non ne ho assolutamente idea. Ho sentito molto poco circa la sesta stagione, quindi non ne ho idea.

TV Line: Di recente, Ryan Murphy ha detto che qualcosa accadrà nella quinta stagione e sarà enorme. Puoi dirci qualcosa in più?
Colfer: Credo che il pubblico sarà felice di quello che accadrà. Si inviterà ogni personaggio ad aprire la porta per le possibilità nella sesta stagione, secondo ciò che vogliono fare. Ognuno avrà il suo buon send-off.

TV Line: Quali sono le tue speranze per il futuro di Kurt in generale?
Colfer: Egoisticamente, siccome mi sono divertito tantissimo a lavorare con loro, spero quindi che Kurt possa passare più tempo nella casa per anziani che ho inventato. Ma voglio solo che sia felice. Spero possa trovare delle conferme dentro di sé. Credo essere una buona lezione per tutti i giovani che ci seguono, trovare la felicità dentro ognuno di noi. Non si ottiene da qualcun altro.