Per festeggiare gli 80 anni il maestro colombiano Fernando Botero ha scelto Pietrasanta, in Versilia, che ospitera’ fino al 2 settembre la grande mostra ‘Fernando Botero: disegnatore e scultore’. L’artista ha deciso di focalizzare il percorso espositivo – a cura di Alessandro Romanini – sul disegno, offrendo un repertorio completo delle tecniche e della sua iconografia. Dalla semplice matita al pastello, passando per il gesso, la sanguigna e il carboncino fino all’acquerello. (ANSA)
Le opere scultoree sono esposte nella Piazza, mentre la mostra gratuita è aperta al pubblico dalle 18.00 alle 24.00.
Credo che l’arte debba dare all’uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza straordinaria, parallela a quella quotidiana.
F. Botero
Ripensando alla neuroestetica, la scienza che spiega come il cervello reagisce all’incontro con l’opera d’arte, torniamo ai neuroni specchio (il meccanismo neurale alla base dell’empatia) e di come si attivino stimolando una sorta di immedesimazione (cognitiva, emotiva e motoria) con essa, che ci consente di vivere e rivivere le emozioni e le sensazioni corporee vissute dai protagonisti raffigurati nelle opere d’arte.
Giocando un ruolo esattamente contrario ai messaggi anoressici, tesi e rinunciatari dei mass media, le voluttuose forme di Botero assumono invece un effetto catartico e rilassante. L’assenza di movimento diventa una sorta di elogio della lentezza, la rotondità diventa piacere, lo spazio dato al colore diventa forma espressiva e comunicativa.
Pacatezza, distensione, assenza di conflitto, Botero mi fa pensare ad opere anti-stress.
Faccio mie le parole di Dacia Maraini sull’artista: la prima riflessione di un profano di fronte ai quadri di Botero è di una festosa complicità. Si entra volentieri nelle sue case, si fa volentieri amicizia con i suoi personaggi paffuti; ci si siede, si guarda, si è presi dalla voglia di sorridere.
Consiglio la visita alla Piazza la mattina presto, giochi di luce e riflessi sul bronzo delle statue, silenzio ed osservazione pura.