La domanda di mutui e finanziamenti nel nostro Paese è in calo, in particolare nei primi mesi del 2012. In un quadro generale di contrazione dei consumi questo dato non stupisce. In particolare, nel febbraio 2012 i mutui ipotecari hanno fatto registrare un calo del 48% e i prestiti (finalizzati e personali) sono scesi del 17% (rispetto allo stesso mese del 2011).
Il minore ricorso al credito al consumo è un segnale della prudenza economica degli italiani in questo periodo e conferma la tradizionale attitudine al risparmio. È opportuno sottolineare come spesso, negli ultimi mesi, le famiglie ricorrano a prestiti e finanziamenti per la gestione delle spese correnti, mettendo in luce uno stato di maggiore difficoltà, oppure per mantenere uno tenore di vita diventato meno sostenibile.
Ma in che contesto si va a collocare questa tendenza? Diverse indagini hanno rivelato le abitudini di consumo e la fiducia degli italiani negli ultimi mesi. Secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2011 il consumo di beni durevoli ha registrato un calo del 2,7%, mentre gli acquisti di automobili, moto e camper, con un calo del 7,1%, hanno segnato una flessione per il quarto anno consecutivo (con i ciclomotori che rappresentano una punta negativa, con un – 16,9%). In quest’ultimo settore, le richieste di prestiti per comprare un’auto nuova sono state superate da quelle per l’acquisto di vetture usate.
La flessione nei consumi riguarda anche la spesa per la casa e per gli elettrodomestici: lavastoviglie, forni e piani cottura – con una flessione dei volumi di vendita del 5% – ma anche impianti e accessori audio e televisori, – 9,3%.
In sostanza, gli italiani stanno rinunciando ad alcuni acquisti, mentre altri li posticipano rispetto a desideri e previsioni. E l’attenzione al risparmio è diventata un’abitudine quotidiana anche quando si tratta di riempire il carrello della spesa, in particolare per i più giovani (nella fascia tra i diciotto e i trentacinque anni).
Sette italiani su dieci hanno infatti dichiarato di essere molto più attenti a ciò che comprano, secondo una ricerca condotta da Coesis Research per il Gruppo Pam Panorama. Per non rinunciare alla qualità, soprattutto in ambito alimentare, i consumatori cercano prodotti di filiera corta, acquistando con più frequenza ma spendendo complessivamente meno e molti hanno iniziato a fare a meno di ristoranti e pizzerie.
In un contesto di fragilità economica, è opportuno che chi voglia (o debba) richiedere un finanziamento o accendere un mutuo raccolga tutte le informazioni necessarie sui costi da sostenere e sui suoi diritti di consumatore, per compiere una scelta consapevole ed evitare possibili rischi.