Gli addii

Creato il 20 aprile 2012 da Libereditor

C’è un’aria diversa dal solito quando un uomo alto di mezza età arriva al paese con l’autobus dalla città.
Entra in un negozio con una valigia e un impermeabile, col cappello e le scarpe impolverate. Ha uno strano impermeabile, spalle larghe e tese. Non porta i calzoni a campana dei gauchos e i fazzoletti colorati che usano gli altri. Saluta, ma non sorride, ha un’aria eccentrica, singolare. Beve una birra e guarda la strada verso la montagna. Si vede che è malato da come conta i soldi sul bancone, da quelle sue dita svigorite e dall’impossibilità di dominare le cose. Sembra disperato, diffidente, guardingo. E’ arrivato qui, tra queste montagne, per curarsi nel sanatorio locale, ma si sente separato dagli altri e forse non crede nel valore, nell’importanza di curarsi e ignora i vortici di polvere, il caldo e il freddo.
Deve avere circa quarant’anni e, anche se ora ha quest’aspetto, un tempo è stato una grande stella del basket…
“Me lo immaginavo, solitario e pigro, guardare la chiesa così come guardava le montagne dal mio negozio, senza attribuirvi un significato, anzi per eliminarle, intento a deformare pietre e colonne, e la scalinata annerita. Impegnato con una dolce e vecchia protervia a convincere e corrompere quello che stava guardando, perché tutto interpretasse il senso della sottile disperazione che mi aveva rivelato nel negozio, lo sconforto che manifestava senza saperlo o senza la possibilità di nasconderlo nel caso l’avesse saputo.”

Ignorato dalla critica per anni, Juan Carlos Onetti è stato “scoperto” nel 1960, in concomitanza con il periodo “boom” del romanzo latino-americano. Di sicuro Gli addii è tra i migliori racconti mai scritti in lingua spagnola.
Onetti è un maestro nella fusione di fantasia e realismo e questo suo racconto è per molti il suo capolavoro.
Di Onetti colpisce (e non poco) l’eccellenza artistica e il totale rifiuto dei valori dominanti.
SUR lo presenta in una splendida edizione (con quest’opera inizia la pubblicazione di tutte le opere di Onetti) con la traduzione di Dario Puccini (riveduta e corretta da Raul Schenardi).

Twitter:@marcoliber


Juan Carlos Onetti

Gli addii
(traduzione di Dario Puccini)
SUR
2012


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