Gli additivi alimentari si trovano ovunque, sono utilizzati per rendere stabili e super conservabili gli alimenti ma possono scatenano importanti cambiamenti e reazioni all’interno del nostro organismo, fino a sviluppare malattie croniche. Un altro studio da poco pubblicato dal National Institute of Health ricorda questa realtà, gli additivi alimentari comuni chiamati emulsionanti sono in grado di promuovere colite (malattie infiammatorie croniche dell’intestino) e sindrome metabolica (obesità, diabete) nei topi modificando i microbi intestinali.
Perché tutto questo? Come già illustrato il tratto digestivo è la patria di 100 trilioni di batteri. Collettivamente noto come microbiota intestinale, questi batteri aiutano con il metabolismo e mantengono sano il sistema immunitario. Ogni modificazione di questa comunità microbica può causare malattie croniche. Uno spesso strato di muco separa i batteri intestinali dal rivestimento dell’intestino. Un gruppo di ricerca guidato dal dottor Andrew T. Gewirtz presso la Georgia State University si è chiesto se le sostanze chimiche che distruggono la barriera di muco potrebbero alterare la flora intestinale e svolgere un ruolo in disturbi associati con l’infiammazione, tra cui la malattia infiammatoria intestinale e la sindrome metabolica.
Tra gli additivi gli emulsionanti alimentari sono chimicamente simili ai detergenti, essi hanno dimostrato di alterare la barriera di muco e la comunità di microbi del nostro intestino. Per determinare se questi potrebbero avere un ruolo nelle malattie croniche, il team ha nutrito topi con bassi livelli di emulsionanti comunemente utilizzati, soprattutto la carbossimetilcellulosa o polisorbato-80, in acqua potabile o nel cibo. I risultati sono apparsi nella rivista scientifica Nature il 5 marzo 2015.
I topi nutriti con gli emulsionanti per 12 settimane hanno sviluppato basso grado di infiammazione intestinale e sindrome metabolica, un insieme di condizioni che aumentano il rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiache e ictus. I topi che sono stati geneticamente modificati per essere più inclini a sviluppare infiammazione hanno sviluppato colite.
Questa è un’ulteriore testimonianza di come gli additivi alimentari, soprattutto nelle persone geneticamente predisposte potrebbero favorire lo sviluppo di patologie croniche come obesità, diabete e malattie infiammatorie intestinali e di come le persone affette da queste patologie potrebbero trovare giovamento da una loro riduzione.