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Gli aeroporti più pazzi del mondo: Sint Maarten e gli aerei che sfiorano i turisti in spiaggia

Creato il 08 marzo 2015 da Alessiamocci

Caraibi, spiaggia di Maho Beach, cielo terso, mare calmo e sole che splende forte e caldo. Improvvisamente un forte rombo giunge alle nostre orecchie. Cosa sta accadendo? Carri armati invadono la spiaggia? Gli alieni hanno deciso di colonizzare la Terra partendo da questa piccola isola nell’Oceano Atlantico?

Niente di tutto ciò. Ci troviamo semplicemente a pochi passi da uno degli aeroporti più pericolosi al mondo, e proprio per questa ragione tra i più noti, il Princess Juliana International Airport, dove gli aerei passano letteralmente sopra le teste di chi si trova sulla spiaggia.

Siamo a Sint Maarten, un piccolo stato comprendente una superficie di soli 34 km² che fa parte del Regno dei Paesi Bassi dal 10 ottobre 2010, anno di disfacimento delle Antille Olandesi.

Fa parte di Sint Maarten la parte meridionale dell’isola di Saint Martin, a sud del mare dei Caraibi e la capitale è Philipsburg; la parte settentrionale dell’isola appartiene invece alla Francia. Per questa ragione si tratta del territorio abitato più piccolo del mondo a essere diviso fra due Stati diversi.

L’aeroporto in questione si trova nella parte olandese ed è divenuto una vera e propria attrazione che attira turisti da tutto il mondo.

Stiamo parlando del secondo scalo più importante dei Caraibi che funge inoltre da punto di appoggio per i collegamenti con le Isole Leeward, Anguilla, Saba, Saint-Barthélemy e Sint Eustatius.

Tornando indietro nel tempo, l’aeroporto di Sint Maarten nacque nel 1942 come superficie per uso militare. Nel 1943 questo venne convertito a uso civile.

Alcuni anni dopo l’aeroporto venne ristrutturato, ampliato e dotato di terminal passeggeri e torre di controllo. Da quel momento in poi i passeggeri aumentarono negli anni e vi furono diverse modifiche ma ciò che non è mai cambiato, date le dimensione minime del territorio, è il luogo in cui gli aereo decollano e atterrano.

La pista 10 è lunga appena 2.180 metri ed è adatta unicamente a velivoli che non siano superiori al Boeing 747.

Oltre a questa pista è presente anche una seconda, la 28, dove però gli atterraggi sono proibiti a causa delle vicine montagne. Così il passaggio sopra la spiaggia di Maho Beach è d’obbligo.

La spiaggia è stretta tra il mare e la pista d’atterraggio ed è ormai usuale osservare i turisti, immobili nella spiaggia per non essere trascinati dal forte vento causato dai mezzi arei, i quali muniti di fotocamere riprendono i velivoli che atterranno piuttosto frequentemente.

Persino gli esercizi commerciali si sono muniti di lavagne con gli orari dei voli e altoparlanti diffondono notizie sul traffico aereo locale.

Certamente uno spettacolo suggestivo ma non del tutto positivo se pensiamo all’inquinamento che gli aerei portano. Basti pensare che la sabbia della spiaggia è bianchissima e priva di vegetazione, non per le caratteristiche morfologiche del luogo ma a causa della corrosione degli scarichi dei motori degli aerei.

Se amate osservare da vicino gli aerei questo è il luogo adatto a voi ma suggerisco di non sceglierlo come meta in cui trovare riposo ed aria pura.

 

Written by Rebecca Mais

 

 

Leggi QUI  l’articolo dell’aeroporto di Gibilterra

 


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