Gli album di Maggio: Eros (senza Aurora), Brandon (senza Killers) e Alexia (senza Lavezzi) + tanti altri

Creato il 29 aprile 2015 da Signorponza @signorponza

Tutto è diventato più facile da quando lo streaming è arrivato nelle nostre case e non siamo più obbligati a vagare senza meta su Google nei negozi di dischi. Tutto o quasi: nella vastità dell’offerta musicale di Spotify (il cui 90% resta comunque costituito da singoli di Marzia Gaggioli), si sente ancor più l’assenza di una Chiara Tortorella che ci guidi alla scoperta delle nuove uscite musicali. Purtroppo né lei né Sarah Felberbaum hanno deciso di abbandonare l’oblio e scrivere per il Signor Ponza, quindi dovrete accontentarvi di un mio veloce riepilogo degli album in uscita nei prossimi trenta giorni. I simboli sotto al titolo misurano semplicemente l’aspettativa riposta in ciascun disco, mica siamo così Luzzatto Fegiz da giudicare un album non ancora uscito: anche in questo caso le stelline indicano ma non determinano.

IN USCITA IL 4 E 5 MAGGIO


WILDER MIND

Mumford & Sons
★★★☆☆

Durante le registrazione di FOUR i fu One Direction hanno giocato a fare i Mumford & Sons. Risultato: hanno prodotto un album che suona davvero come uno dei Mumford ma decisamente più bello. Altro risultato: i veri Mumford & Sons sono entrati in crisi d’identità e alla fine hanno intelligentemente virato su un sound che scopiazza i Coldplay ma umilia i loro ultimi due (forse pure tre) album. Di Wilder Mind si conoscono per adesso soltanto tre pezzi: la gigantesca Believe, la ben più modesta The Wolf e se non fossimo già morti di noia Snake Eyes. Altri brani sono stati suonati durante uno show a Brighton ma per scongiurare il pericolo di leak selvaggi i quattro hanno categoricamente bandito l’utilizzo dei cellulari: LOL.

BEYOND
Mario Biondi
☆☆

Dovessi ricostruire la carriera di Mario Biondi senza l’aiuto di Google direi: debutta sul palco di Mai Dire, si occupa dei cori di Karima a Sanremo, aiuta Noemi a comporre il disastroso team della prima edizione di The Voice Of Italy e impedisce ad Aba di vincere X Factor. Con l’aiuto di Google posso aggiungere anche che questo Beyond è il suo ottavo (!) album in nove anni, tra inediti, live e dischi di Natale con agghiaccianti giochi di parole nel titolo. Perlomeno stavolta niente agghiacciante gioco di parole nel titolo.

ABBI CURA DI TE
Levante
★★★☆☆

Di Levante sappiamo praticamente tutto tranne il motivo per cui abbia così tanto successo. O perché Fabio Fazio l’abbia prima scartata a Sanremo e poi invitata a Che tempo che fa. O ancora perché qualcuno che sta cercando di prendersi la fetta di pubblico di Elisa non sia ancora stato fatto fuori da Caterina Caselli o assunto da Maria De Filippi. Ma soprattutto perché Radio Deejay trasmetta le sue canzoni e non quelle di Bianco, che è la sua controparte maschile, il suo produttore e uno bravo bravo bravo. Bianco ha prodotto anche questo Abbi cura di te, già premiatissimo dai preorder su iTunes nonostante l’assenza di un successore di Mela e di Corri Corri: un’occasione persissima.

TU PUOI SE VUOI
Alexia
★★☆☆

Ad Alexia vogliamo bene*. A tanti cantanti vogliamo bene, ma ad Alexia talmente tanto da prendermi cinque minuti per realizzare un grafico che sintetizzi l’andamento dei suoi album nei quasi venti anni di carriera:

I dati sono un po’ a caso ma comunque più accurati di quelli di Wikipedia

La signora Lavezzi è riuscita a passare dalle Official Charts inglesi alle esclusive da Magalli, dalla vittoria a Sanremo al penultimo posto in ex-aequo con Mietta a Canzonissima. Il nuovo album arriva a due anni dalla raccolta iCanzonissime ed è anticipato già da qualche giorno da Il mondo non accetta le parole che non esisterei a definire il più brutto singolo di Alexia (e di singoli brutti la carriera di Alexia ne è piena).
* Sì, le vogliamo bene soprattutto perché senza di lei non sarebbero esistite le Blog 27.

ORA O MAI PIÙ
Don Joe
★★★☆☆

Ora o mai più è il nuovo album solista di Don Joe, il beatmaker del gruppo di inviati di Quelli che il calcio Club Dogo. Se anche voi come me avete serie difficoltà nel distinguere Gué Pequeno, Jake La  Furia e Cesare Cadeo, Don Joe è quello su cui Sara Tommasi non si è mai sbilanciata (quindi, no, non è neanche Cesare Cadeo). In compenso Joe è riuscito a mettere insieme per questo album dieci nomi che, inutile negarlo, sono piuttosto importanti: Giuliano Sangiorgi, Emma Marrone che canta la genericissima Ora o mai più, la disoccupata Francesca Michielin che allontanandosi da Fedez rinuncia per sempre a una carriera nel mondo della musica. Gliene sarà grata almeno Vivian. E poi i riempitivi: i Club Dogo stessi (che il 5 maggio escono pure con una ristampa di Non siamo), il giurato di Miss Italia Emis Killa, l’alter ego maschile di Nina Zilli, lo scrittore J-Ax, la coppia Clementino & Rocco Hunt #PechinoExpressAllStars.

IN USCITA L’11 E IL 12  MAGGIO

PERFETTO
Eros Ramazzotti
★★☆☆

Il successo del primo singolo del nuovo album solista di Eros Ramazzotti (sì, proprio quello del celebre duo Eros Ramazzotti feat. Nicole Scherzinger) non è stato propriamente eclatante: vuoi l’inaspettata svolta country, vuoi la firma di Francesco Bianconi che ultimamente ne azzecca meno di Silvestre, vuoi l’ospitata da Fazio che l’ha collocato definitivamente tra gli Zibba e i Diodato della musica italiana, Alla fine del mondo non è andata oltra la 46ª posizione della FIMI. Per rendere l’idea: fosse uscito un paio di settimane prima, quando la FIMI pubblicava soltanto le prime venti posizioni, non avremmo potuto neanche aggiornare la sua voce su Wikipedia. L’album Perfetto (stylized as pERfetto) vedrà comunque la luce il 12 Maggio, in una doppia vERsione italiana e spagnola, ma purtroppo nessuna delle due contERrà un duetto con Aurora.

1000
Ben Khan
★★★

Ben Khan nasce nel 1992 nella campagna dell’Oxfordshire, nel 2004 si trasferisce a Londra, nel 2014 conquista il web complice l’endorsement neanche troppo velato di Pitchfork e forte di un milione di visualizzazioni su Soundcloud, versione anni dieci dell’essere scoperto su MySpace. Colpiscono la musica e il personaggio misterioso, non fa male neanche il tumblr che gestisce con cura certosina e che ne rappresenta una sorta di manifesto artistico: difficile trovare un ventenne che incarni così bene il ruolo del ventenne. 1000 è il titolo del primo singolo, ma anche quello dell’EP in uscita il 12 maggio e del tormentone della prossima estate se le canzoni belle diventassero tormentoni dell’estate come succedeva nel 2001. Ai quattro pezzi di 1000 se ne sommano altri quattro usciti l’anno scorso – anche allora pubblicò un EP, 1992, che stranamente non nasce da un’idea di Stefano Accorsi – e che delineano il profilo di un artista ad altissimo potenziale.

IN USCITA IL 18 E  IL 19 MAGGIO

RATCHET
Shamir
★★★

Parlando di Shamir, ventunenne americano dalla voce androgina, spesso si scomodano nomi grossi: Michael Jackson, Prince, Daniel Adomako, Nina Simone. Fatte le dovute proporzioni, gli accostamenti non sono così improbabili: l’EP uscito l’anno scorso oscillava tra il delizioso e il notevole, suonando esattamente come dovrebbero suonare le album track degli Scissor Sisters ante Calvin Harris. I due singoli che invece anticipano l’album di debutto – On The RegularCall It Off – sono già due hit nel Regno Unito, dove l’indispensabile contributo della BBC (che prima ha inserito Shamir nel Sound of 2015 e poi l’ha straprogrammato in radio) gli ha fatto definitivamente spiccare il volo. Shamir è stato anche uno dei protagonisti degli YouTube Music Awards, il festival organizzato da YT per lanciare videoclip tanto carini quanto inutili: quello di Call It Off ne è un ottimo esempio.

WHY MAKE SENSE?
Hot Chip
★★★

Hot Chip for dummies (tipo me): loro sono quelli che cinque anni fa hanno reso ascoltabile She Wolf e che in tre mesi hanno deciso di azzeccare ben tre singoloni di fila. Poi ci sarebbero anche cinque album da recuperare e un sesto in uscita il 19 Maggio. Buon ascolto.

THE DESIRED EFFECT
Brandon Flowers
★★★

Se c’è un ritorno sul quale non avrei scommesso due euro (ovvero tre giorni di abbonamento a Tidal) è quello di Brandon Flowers: il suo primo album solista non aveva convinto fino in fondo e neanche gli ultimi lavori dei Killers si erano rivelati particolarmente  brillanti. Eppure i primi due singoli estratti da questo The Desired Effect rientrano di diritto nella classifica delle due canzoni più belle di quest’anno: Can’t Deny My Love è un trionfo anni ’80 che vanta uno dei ritornelli più letali degli ultimi mesi, Still Want You si sviluppa invece intorno a un coro (“Crime is on the rise, I still want you / Climate change is debt, I still want you / Nuclear distress, I still want you”) che da solo meriterebbe tutti i Grammy che i Killers non sono mai riusciti a vincere. Meno d’impatto ma comunque sopra la media la nuovissima Lonely Town. Potenziale album dell’anno.

LOVE + WAR
Kwabs
★★★

Sono tre le figure fondamentali per la carriera di Kwabs: James Blake, che è l’ispirazione più evidente per colpa di questa clamorosa cover, SOHN, che di Kwabs ha prodotto una manciata di pezzi (e che a sua volta ha fatto uno degli album più belli del 2014) (nell’altro album più bello del 2014, Goddess di Banks, c’era comunque il suo zampino) e Sam Smith, di cui ha aperto i concerti – purtroppo non quello di Milano. C’è ancora mistero sulla tracklist del suo album di debutto: ci sarà Walk, che si è fatta notare in qualche classifica europea (e perfino da Savino), ci saranno Perfect Ruin e Wrong Or Right, forse mancherà all’appello la meravigliosa Pray For Love. Poco male: potete recuperarla insieme ai tre EP con cui Kwabs si è fatto conoscere e amare nell’ultimo anno.

CONCHITA
Conchita Wurst
★★★☆☆

Su Conchita Wurst (per gli amici Conchita, per l’amico Carlo Conti Tom) si è scritto tanto, quasi tutto, senz’altro troppo. Quello che forse non si è mai sottolineato abbastanza è che, nonostante la notevole esposizione mediatica dell’Eurovision, di Sanremo e de L’Arena di Giletti, non ha ancora fatto uscire un vero e proprio album: Conchita (con Rise Like A Phoenix e le trascurabili Heroes e You Are Unstoppable) verrà pubblicato soltanto il 19 Maggio. Proprio di You Are Unstoppable è uscito in questi giorni il video, conquistando grazie a una castissima scena di nudo vari colonninidirepubblica e il commento del nostro recensore di riferimento:

Conchita Wrust senza veli nel suo nuovo Video. Che spavento.

Cristiano Malgioglio (@InfoMalgioglio) April 23, 2015

Fun fact: negli stessi giorni è uscita una Unstoppable decisamente più riuscita.

IN USCITA IL 25 E IL 26 MAGGIO

85% PROOF
Will Young
★★★

Ennesimo esempio di flop immeritato: Will Young è tornato lo scorso 27 Marzo con Love Revolution, deliziosa rilettura di Share The Love accompagnata da un video meraviglioso che trovate anche qua sopra perché l’amore va appunto condiviso. La scelta dell’on air on sale (uscire cioè negli store digitali in contemporanea con la première in radio) non ha però pagato, regalando a Will uno dei peggior piazzamenti in classifica della sua carriera. Peccato, perché Will Young è uno dei pochi vincitori di un talent – Pop Idol nel lontano 2002 – in grado di conquistare ancora a distanza di anni tanto il pubblico quanto la critica: l’ultimo Echoes in particolare, checché ne dica Morgan, è un piccolo gioiellino synthpop che avrebbe meritato attenzione anche fuori dal Regno Unito. La direzione intrapresa per questo 85% Proof invece non è ben chiara: se Love Revolution lascia intendere un ritorno alle sonorità britpop più tradizionali (qualcuno addirittura evoca lo spettro dei Beatles, dio ce ne scampi), il secondo singolo Like A River ammicca più alla produzione di Richard X che ha fatto la fortuna del predecessore.

PIÙ CHE LOGICO LIVE
Cesare Cremonini
★★★☆☆

Non mi è ben chiaro il momento in cui Cesare Cremonini è passato dall’essere Celestino di Un amore perfetto a colonna portante del cantautorato italiano, ma sono abbastanza sicuro che di mezzo ci sia l’inossidabile partnership con il Cornetto (che è comunque più dignitosa di quest’altra, per quanto la CommuniCam resti un’idea geniale e immagino Eletto Prodotto dell’Anno 1999). Forte del successo dell’anno scorso di Logico #1 e Logico album, l’ex Lùnapop torna a fine mese con un album live già anticipato dall’innocua Buon Viaggio. Questo brano, come gli altri tre inediti contenuti nel triplo disco dal vivo, sono firmati da Davide Petrella de Le Strisce, che magari ricorderete per quella campagna virale di quando la parola virale non era ancora così inflazionata – o per il progressivo declino della loro musica.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :