Le parti in causa infatti non sembrano essere riuscite a trovare un accordo: il Comune di Milano, M-I Stadio (e cioè Milan e Inter) e una cordata che avrebbe rappresentato il cuore del comitato organizzatore si sono incontrati più volte senza però partorire nulla.
Rumors raccontano di piccoli problemi continuamente superati – a parole – e che poi si ripresentavano. Tante parole, tanto fumo, ma nessuna firma. Voci di corridoio raccontano di un assessorato allo Sport meneghino deciso a portare a casa l’evento ma che non è riuscito a vincere le resistenze delle due società di calcio, che a parole non hanno presentato problemi ma che nei fatti hanno fatto melina (riproposto nuovamente il problema del ripristino del campo dopo che sembrava ampiamente superato con tanto di lettere di garanzia spedite anche all’UEFA). Soprattutto – pare – che a rallentare il tutto sia stato il club nerazzurro, quello che probabilmente sarà il meno coinvolto nelle coppe europee il prossimo anno. Ma non è stato l’unico.
Venerdì sera termina la dilazione concessa dalla FIR per trovare un accordo, ma a meno di un miracolo Milano si vedrà portare via uno dei maggiori eventi sportivi dell’anno. E a Roma tra novembre e febbraio-marzo ci sarà un vero ingorgo di rugby. Forse troppo.
Però, magari, la Madonnina…
PS: con la scelta di Roma, l’Italia giocherebbe a Torino contro Tonga il 10 novembre. Sicura invece la sede di Bologna per l’Australia il 24.