CAVOLI
Una volta, per cantare in Francia, si dovevano imparare le canzoni in lingua francese. Poi arrivò d'imperio l'Europa che impose la colonizzazione delle nazioni con veri e propri colpi di stato con i primi ministri nominati. Anche i sindaci, direttamente eletti dal popolo, venivano defenestrati e sostituiti dai prefetti nominati dal primo ministro nominato. Gli Stati diventarono dei miseri tossici servi dei differenziali, dei giochi nelle borse e d'azzardo nelle sale, dei tornaconti monetari, dei potenti esosi, degli sperperi, dei debiti costruiti e ristrutturati, degli strozzini internazionali. Gli indiscussi fondi (proprietà degli antichi Paperoni?) con schifato sfregio, tramavano continuamente per stimolare la diserzione alla partecipazione democratica: era un ghigno d'alleluia quando le statistiche comunicavano che a votare erano andati meno del cinquanta per cento e i sondaggi, per le prossime votazioni, prevedevano che sarebbero andati a votare sempre meno del meno della volta precedente. Alla decadenza della dignità della Patria contribuì, non poco, la negazione progressiva dell'utilizzo e della cura della lingua italiana. Un esempio: nelle etichette alimentari e merce varia, nei libretti d'istruzione degli elettrodomestici e affini non vi era più scritto in italiano: c'erano almeno otto-dieci lingue di ogni parte del mondo, assente quella italiana. Ma che cosa ci si doveva aspettare: i primi a non rispettare i propri connazionali erano gli allegri governanti che addirittura intitolavano le leggi italiane in inglese. A loro non importava un cavolo di vivere in una terra colonizzata, quelli amari erano altrui. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
MANGIARE E BERE (parte)
Mangiare e bere è l'atto fra tutti il più facile,
poiché gli uomini nulla fanno con più piacere:
sì, magiare e bere è l'atto fra tutti il più gioioso;
infatti si usa dire: prima si mangia, poi si balla;
quando la pancia è piena il buon umore non manca.
-MARTIN LUTERO-
Vedi: GLI ISTIGATORI (20 ottobre 2015)