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Gli altri siamo noi...

Da Rossella
Sono stata per circa un mese ospite presso una famiglia che abita al centro di Palermo. Ospite per modo di dire perchè abitavo li' per dare compagnia ed assistenza alla mamma ottantenne. Era diventata consuetudine a fine serata dopo che la signora si ritirava per la notte, chiudermi in camera mia per fumare una sigaretta alla finestra, osservando il traffico giu' in strada. Proprio sotto stavano posizionati una serie di cassonetti per la spazzatura.
Una sera vedo arrivare un signore in bicicletta, ben vestito, non era un barbone o uno straniero. Lo vedo fermarsi e dare una sbirciata dentro i cassonetti. In uno di questi spuntava un cartone di pizza. Sapete quelli dove mettono le pizze da portare a casa. Lui lo prende, lo apre, trova quasi mezza pizza, la estrae dal cartone e la infila in un sacchetto che aveva con se. Quella scena mi è rimasta impressa nella mente e nel cuore e nonostante la mia situazione niente mi sembro' piu' importante di cio' che avevo visto.
Una amica virtuale ha postato su facebook una iniziativa di cui voglio rendervi partecipi. Una iniziativa a parer mio pratica e molto ma molto
umanitaria. Qualcuno dirà ma ci sono le parrocchie a cui rivolgersi che gestiscono banchi alimentari e caritas. No non è cosi'. le parrocchie hanno un turno di attesa mensile. Vai con i documenti e con l'ISEE e ti metti a turno e potrai ritirare il tuo sacchetto solo una volta al mese. Peccato che quel sacchetto non tiene conto delle Reali necessità di una famiglia numerosa e molto spesso contiene cose superflui, inserite in una alimentazione quotidiana e non contiene il cosidetto Fresco, non contiene pane, verdura, frutta, carne.  La Caritas nonostante le iniziative pubblicizzate non fa un bel niente. La chiesa non fa un bel niente per la popolazione, nonostante tutte le sue ricchezze.
L'iniziativa della mia amica è questa, cito le testuali parole del suo Post:
Gli altri siamo noi...Questa operazione nasce: perche' continuo a vedere gente che si ferma ai cassonetti a rovistare per cercare qualcosa da mangiare.Allora mi sono detta:bisogna fare qualcosa e nasce l'idea dei cestini della solidarieta' grazie, Ti amo....lasciamo vicino ai cassonetti dei cestini contenenti beni di prima necessita' come:pane,pasta,salsa di pomodoro,riso e scatolame vario....fotocopiando questa foto e allegandola al cestino.Chiudiamo il cestino nel cellofan ,attacchiamo in bella vista il bigliettino e mettiamolo in modo che non ci possano arrivare i gatti....magari legato con la spago...i cestini verranno svuotati dai bisognosi e li riporteranno vuoti. Iniziera' cosi' una catena di solidarieta':nessuno sa' di nessuno, io non conosco a chi va il cestino e a chi va il cestino non conosce me...ma non e' detto che prima o poi le due strade non si incontreranno...
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=408352072590175&set=t.1539970569&type=3&theater
Mi chiedo: Io disoccupata e senza reddito che sopravvivo non so come ringraziando la provvidenza divina ogni giorno mi intenerisco e mi preoccupo per chi sta peggio di me mentre invece c'è chi guadagna quello che basterebbe per sfamare per un mese mille famiglie e non fa nulla...come fanno a dormire tranquilli la notte nelle loro case calde e confortevoli attingendo alle loro dispense piene e ricche di ogni ben di Dio sapendo che c'è gente che non ha nulla? Queste persone non sanno che come diceva Toto' ci sarà un momento in cui saremmo tutti uguali e non potremo portare di la i nostri beni?
E' finito il tempo della superficialità...E' arrivato il tempo della solidarietà. Chi ha Dia e chi non ha Riceva senza vergogna. Le cose di cui doversi vergognare sono altre.
Con affetto
Rox

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