Gli amanti | Racconto 300 parole

Gli amanti
Sento il calore del suo petto, ma non riesco a vederla. Le sue mani mi sfiorano. Le mie dita si avvolgono ai suoi polsi. Le carezzano le braccia e vanno su fino alle spalle. Poi le lascio cadere. Lei è sempre qui, immobile, di fronte a me. Ma ora non ho più alcun contatto. Non la vedo e non la sento. Non le parlo. 
Cerco le sue mani. Le stringo: la pelle calda dei suoi palmi, le esili dita affusolate. Mi avvicino in cerca della sua bocca. Poso le mie labbra insensibili sulle sue. Sono lembi di pelle morta. Bacio le sue mani, la pelle delicata e morbida dei palmi, le punta delle dita. E sento il suo calore pervadermi. Le mordo, e lei è in preda a un sussulto improvviso. Subito torna calma, ma non riesco ancora a vederla. Esistono per me solo le sue mani, che cominciano ad esplorare il mio corpo.  Lei si sporge in avanti e la sento abbandonarsi su di me. Mi sta cercando, ma non mi raggiunge. Provo a farmi avanti anch’io. Ella si stringe più forte. Mi cinge con le braccia. Trova le mie spalle. Si aggrappa ad esse e non le lascia. Come se esse fossero l’unico appiglio libero al mio amore. Preme le dita sulla carne, sicura di non lasciarla più. E un nuovo brivido esalta i miei sensi. 
La sento vicina, ora per la prima volta. Ma non ho ancora avuto la forza di guardarla negli occhi. Non le ho mai detto quanto l’ami. La vedo solo nel sogno e il suo volto mi è oscurato dal timore. Ma ella mi stringe e cerca il mio amore celato, e io troverò la forza di togliere quest’ultimo velo.
Ispirato alla tela "Gli amanti" di Renè Magritte