Nei Territori dei Confini, all'estremo sud delle Terre Fertili, abita il popolo degli husihuilke, cui appartiene la famiglia del valoroso guerriero Dulkancellin. La pace che ha sempre regnato in questi luoghi viene turbata il giorno in cui giunge un messaggero che porta notizie inquietanti: gli Astronomi Supremi, savi capi di una regione a nord del continente, hanno convocato un concilio di rappresentanti di tutti i popoli dopo aver appreso da alcuni segnali magici e codici antichi dell'arrivo di genti straniere dall'altro lato del mare, e con loro del perfido Misaianes, figlio della Morte e sintesi dell'Odio Eterno. A sbarcare sulle coste delle Terre Fertili sarà la flotta dei siderei, soldati di Misaianes comandati dall'ammiraglio Leogrós e dal mago Drimus. Il primo si dirigerà verso nord a sferrare l'attacco con il suo esercito, mentre il secondo arriverà con sole tre navi a Beleram mostrandosi amabile e pacifico, portando con sé doni e strani "animali capelluti". Nell'urgenza della guerra Dulkancellin si porrà al comando dell'esercito del Cervo, in cui uomini di pace si trasformeranno in guerrieri pronti a lottare fino all'ultimo per difendere un continente libero e fiero. "Gli ambasciatori del male" schiude un mondo in cui voci di antichi popoli sommersi dalla Storia e pratiche magiche di origini millenarie ritornano a vivere, dove scontri feroci ai confini della terra raccontano di uomini e stregoni disposti a tutto per salvare la propria gente...
La Recensione
Gli husihuilke sono un popolo di validi guerrieri che vive nei Territori dei Confini, all'estremo sud delle Terre Fertili; la tranquilla quotidianità della famiglia di Dulkancellin, valoroso condottiero, viene spezzata dall'arrivo di Cucub, ambasciatore di razza zitzahay che ha affrontato un lungo viaggio dalla Casa delle Stelle per recare un'importante convocazione: Dulkancellin è stato invitato dagli Astronomi Supremi per rappresentare tutti gli husihuilke in un concilio che deciderà le sorti delle Terre Fertili. Si sta infatti avvicinando una flotta di cui la Magia non riesce a determinare le intenzioni: amici o nemici, occorre scoprirlo per decidere se accoglierli con onore o con le armi in pugno.
E' con sommo rammarico che mi accingo a recensire negativamente un romanzo fantasy che si proponeva come una piacevole boccata d'aria sudamericana in un contesto anglosassone fin troppo spesso ristagnante. Liliana Boboc, infatti, ambienta il suo ciclo fantastico in terre fittizie che hanno tutto il sapore dell'America precolombiana: scenari, climi, culture e personaggi ricordano da vicino la civiltà inca, e l'arrivo dei siderei su grandi navi, dotati di armi in grado di scagliare fuoco e di cavalcature con lunghi capelli, diventa trasfigurazione in chiave fantastica del tragico arrivo degli spagnoli conquistadores.L'ambientazione è suggestiva e accurata, senza dubbio inconsueta e affascinante; ma, ahimè, è l'unico aspetto che salverei del romanzo. Tecnicamente, infatti, la mano dell'autrice risulta scadente: lo stile ha alti e bassi, mai troppo complesso ma in grado – talvolta – di evocare scene sorprendentemente liriche; l'uso del narratore, ora onnisciente ma poco esauriente, ora interno ma confusionario, è terribilmente maldestro; anche il ritmo narrativo è altalenante: si alternano sequenze incredibilmente lunghe e piatte, mentre gli eventi fondamentali risultano frenetici e poco esaustivi, quasi cronachistici; ad esempio, sembra che l'autrice non possieda la minima idea su come impostare una scena di battaglia, scegliendo sempre un punto di vista marginale che ignora le dinamiche principali dello scontro, o addirittura lo iato narrativo, per riportare l'attenzione sulla battaglia solo quando è già terminata. A tal proposito, non è mai chiaro quale sia il rapporto di forza tra le fazioni in guerra: accade tutto e il contrario di tutto nel volgere di poco tempo, con l'arrivo di un contingente disperso un attimo prima della sconfitta, una controffensiva decisiva ventilata da tempo e che consiste nell'attacco di un branco di cani feroci, vittorie che sembravano impossibili e sconfitte che sembravano improbabili. Nemmeno i personaggi si salvano interamente: si nota come la Bodoc si sforzi di mostrarli tridimensionali, ma finisce sempre per relegarli da una parte o dall'altra della linea che demarca la triste e scontata separazione tra buoni e cattivi. Questi ultimi, in particolare, anche quando doppiogiochisti sembrano dotati di una bandierina di segnalazione che li contraddistingue: in questo romanzo non esistono sorprese, i personaggi positivi – pur magari compiendo qualche errore – lo restano fino alla morte, e quelli che sembrano essere negativi lo sono, o lo diventano, in ogni caso. Dulkancellin, il protagonista, è granitico nel suo incarnare il valoroso guerriero dedito alla guerra, all'onore e alla famiglia; Vecchia Kush e Kupuka incarnano l'uno la saggezza domestica femminile e l'altro la potenza dello stregone in comunione con la terra; Bor e Molitzmós incarnano la debolezza fronte alle seduzioni del potere; Cucub la semplicità e l'arrendevolezza alle passioni; Piukeman, il figlio minore di Dulkancellin, la brama di conoscenza punita; Kume, il figlio di mezzo, l'onta da riparare. Ognuno di loro è portatore di valori o disvalori che rimarranno costanti nel corso del romanzo, rendendoli poveri stereotipi.Non nego che la fine del romanzo lasci con un senso di curiosità verso il seguito, ma purtroppo i suoi difetti superano i pregi: un peccato mortale, trattandosi - una volta tanto - di un fantasy particolare.
I volumi della saga:
- La saga dei confini: Gli ambasciatori del male (Fazi, 2012)
- La Saga de los confines: Los días de la Sombra - 2002
- La Saga de los confines: Los días del Fuego - 2004
- (La Saga de los confines: Relatos de los Confines) - 2012
+2stelle+ (e mezzo)
Articolo di Sakura87
Dettagli del libro
- Titolo: Gli ambasciatori del male
- Titolo originale: Los días del Venado
- Autore: Liliana Bodoc
- Traduttore: Carla Gaiba
- Editore: Fazi
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: Lain
- ISBN-13: 9788876251191
- Pagine: 318
- Formato - Prezzo: Brossura - 12,00 Euro