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"Gli ambulanti davanti ai monumenti non c'entrano nulla con il degrado". Eccola la nuova geniale trovata del PD di Roma. Dalla viva voce del proprio presidente

Creato il 26 settembre 2014 da Romafaschifo

















All'inizio non volevamo crederci, poi però era tutto vero. L'agenzia di stampa (leggetela e rileggetela che è un pezzo da novanta!) che ci era capitata per le mani non mentiva: il presidente del Pd Roma, Tommaso Michea Giuntella, lo aveva proprio detto: "staremo vicini agli urtisti che sono lì da 150 anni e che non c'entrano nulla con i problemi di decoro della città". Secondo Giuntella, insomma, il fatto che di fronte ai monumenti di Roma ci siano venditori di paccottiglia da alcuni decenni non è una aggravante, ma al contrario è una condizione sufficiente per consentire loro di restare altrettanti anni e magari  di evitare loro il rispetto delle nuove norme che finalmente il Ministero della Cultura ha emanato. Siamo alla retorica da autobus del "nun danno fastidio a nisuno", dei "padri di famiglia", de "i probbblemi so artri". Come se non fossero altrettanto 'padri di famiglia' le decine e decine di migliaia di persone che a causa di questo degrado, che potete apprezzare nelle immagini, il lavoro non lo trovano proprio poiché in una città così sfregiata dal degrado nessuno viene a investire, i turisti stanno un giorno e poi scappano, le catene alberghiere internazionali non ci provano neppure, la qualità dei visitatori è scadente, il mercato (perfino quello dei souvenir) è chiuso e monopolizzato da qualche famiglia. In questo caso la sorte ha voluto che le famiglie che gestiscono questo business - il business di vendere David di Michelangelo fasulli e riproduzioni della Torre di Pisa in catafalchi che oscurano la vista della Fontana di Trevi o dei Fori Imperiali - siano famiglie amiche della famiglia di Tommaso Giuntella. Storiche famiglie ebraiche che Giuntella ha deciso, in spregio al suo ruolo, di difendere contro tutto e tutti. Contro il suo stesso partito e contro il Ministero, contro la logica e contro il mercato. Soprattutto contro la città e la sua dignità. Sono amici miei e dunque nessuno li deve toccare, non importano i contenuti. E se occorre prendo pure in prestito qualche strumentalizzazione raziale (rileggete l'agenzia, che è un pezzo d'arte oratoria), buttando lì che queste persone stanno lì perché vessate da qualche forma di xenofobia. Talmente vessate da avere tra i loro rappresentanti il presidente del primo partito della città. Uh, che emarginazione! Ehssì perché peccato che Tommaso Giuntella non sia un militante del PD qualsiasi  che spara l'ennesima sciocchezza, bensì il giovane presidente del PD Roma. E se queste sono le giovani generazioni di politici del PD siamo davvero sistemati...Ovviamente in quattro e quattr'otto, stuzzicato da noi ieri, Mister Furbizia Giuntella si è fatto immediatamente pizzicare da chi? Ma ovviamente dai Tredicine. "Gli urtisti devono restare e i camion-bar devono andare via" ha tuonato il presidente del PD su Twitter. E naturalmente dopo un po' un rappresentante della nota famiglia che gestisce l'altrettanto assurdo business dei camion-bar è intervenuto: "perché, avendo entrambi la licenza, loro devono restare e noi dobbiamo andar via". Ovviamente azioni scriteriate come quelle di Giuntella possono servire solo ad una cosa: a salvare capra e cavoli e, facendo restare al loro posto gli urtisti, salvando il deretano anche ai terribili camion-bar. Davvero una mossa astuta, se l'obbiettivo finale è lasciare la città nelle condizioni in cui è ora. Ma Giuntella in realtà è un paladino della qualità. Sì sì, avete capito bene: qualità.Secondo Giuntella, sentite la finezza, la politica deve saper individuare le "differenze qualitative" tra un urtista e un camion-bar. Abbiamo chiesto più volte a Giuntella di spiegarci dove sia la "qualità" nell'urtista che impedisce la vista di Fontana di Trevi, nell'urtista che stai ai piedi della scalinata dell'Ara Coeli, sempre col furgone in divieto di fronte al suo catafalco, nell'urtista che sta in vetta al Campidoglio, a rendere impossibile anche fare una foto ai Fori Imperiali dall'alto, nell'urtista che sta a Largo Corrado Ricci, all'inizio del Foro di Traiano e che impedisce la visione di quello spettacolo dell'arte e dell'architettura, e la qualità intrinseca che sta nell'urtista che finisce in tutti, ma proprio tutti, gli scatti del Pantheon perché di fronte al Pantheon sta da sempre, assurdamente. Si potrebbe andare avanti una vita ad elencare tutto questo che è profondissimo degrado, assurda prepotenza, format commerciali fuori dal mondo e fuori dal tempo e per i quali, nel 2014 in Italia, un politico parla di qualità solo perché si tratta di amici o amici degli amici. Una ulteriore conferma delle caratteristiche della politica romana. Grazie, presidente del PD, per certificarci ancora una volta le caratteristiche del tuo partito e della politica tutta.Sia chiaro poi, guardando il problema un po' più dall'alto, che le misure adottate dal Comune su imposizione del Ministero, sul commercio ambulante in aree monumentali, sono tutt'altro che misure vessatorie. Gli urtisti vengono spostati di qualche metro. Non vengono di certo fatte cadere le loro concessioni e messe a bando al migliore offerente come si farebbe in qualsiasi paese civile e come bisognerebbe fare in virtù dell'Europa, della direttiva Bolkestein e quant'altro. L'Italia continua a prendere sanzioni - che tutti noi paghiamo - pur di difendere questi assurdi potentati e dunque le concessioni di questi signori continueranno a rimanere, non si capisce bene perché, eterne e non contendibili da alcuno. Dunque il piagnisteo, la lagna, la retorica dei 150 anni, si scagliano contro minimi aggiustamenti di un mercato che invece andrebbe completamente scardinato. Andrebbe scardinato perché non è compatibile con la città attuale. Ma questo lo sa perfettamente - e paradossalmente - anche Giuntella. Ehssì, perché basta leggere qui per capire come la pensava il nostro amato presidente alla fine del 2013 e dunque non più di una decina di mesi fa: "Il territorio del Municipio Roma 1 risulta già saturo di postazioni di commercio su area pubblica, con gravi ripercussioni sul decoro, sulla viabilità e sulla sicurezza pedonale". Gravi ripercussioni, proprio così. Che però diventano sopportabili se riguardano amici o amici degli amici...Ora prendete la card qui sopra, quella col mosaico di tutte le foto, e fatela girare quanto più potete se avete un briciolo a cuore la vostra città.

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