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Gli americani e gli acronimi Hi-Tech

Creato il 24 agosto 2015 da Cristian Deraco @christiandher

Viviamo in un epoca in cui siamo bombardati da sigle e acronimi Hi-Tech da ogni dove e spesso ci troviamo a ripetere alcuni di essi senza sapere neanche a cosa si riferiscono. Ma peggio di noi fanno gli americani che, nonostante vivano in un paese decisamente tecnologicizzato e al passo coi tempi, si lasciano andare a castronerie di ogni tipo.

Pare infatti che qualche giornalista di una rivista specializzata abbia condotto una ricerca su un campione di americani riguardo la conoscenza degli acronimi Hi-Tech, i risultati della quale sono sconvolgenti.

Ora, onestamente, ci sono degli acronimi Hi-Tech che appartengono ad alcuni settori tecnologici dei quali il cittadino medio può anche ignorare il significato: pensiamo ad esempio alla sigla HDMI (High-Definition Multimedia Interface), basta sapere che parliamo del connettore di un cavetto ma non è necessario che in ambiente domestico, ad esempio, si sappia cosa significa l'acronimo; stessa cosa vale per l'acronimo SEO (Search Engine Optimization) che utilizziamo noi blogger e che mette in crisi il 77% degli americani.

Ma relativamente agli acronimi Hi-Tech ci sono dei dati che fanno pensare. E preoccupare.

Dalla ricerca è emerso che 4 americani su 10 sono convinti che l'mp3 sia un robot di Star Wars invece che un formato di conversione audio; uno su 10 è convinto che l'HTML sia una malattia venerea invece di un protocollo di formattazione per pagine web e addirittura quasi un quarto della totalità degli intervistati è convinto che il Blu Ray sia un cetaceo che vive negli oceani e, peggio ancora, che il Gigabyte sia un grosso insetto del Sudamerica.


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