Ieri sera le due societa' hanno annunciato l'accordo preliminare per valutare l'integrazione dei due multiplex (i sistemi di trasmissione delle frequenze televisive) di Rete A (L'Espresso) con i 3 multiplex di TiMedia.
Questi ultimi ospitano tra gli altri i canali di La7, quasi tutti i canali di Discovery Networks-Switchover (Real Time, D-Max, Giallo) e Sportitalia mentre Rete A ha tra i clienti Cielo e Focus: i multiplex Telecom realizzano un ebitda di circa 45 milioni, quelli di Rete A di quasi 14 milioni (tra attivita' captive e verso terzi).
Secondo la maggior parte delle case di investimento, l'operazione se avesse esito positivo vedrebbe TiMedia (che non apporterebbe totalmente il suo debito di 280 milioni) quale azionista forte con il 60-70%.
"Per TiMedia - scrive Mediobanca - questo deal consentirebbe di accelerare il processo di riorganizzazione consentendo forse di risolvere il tema del debito. Per L'Espresso l'operazione rappresenta l'opportunita' di cristallizzare il valore del suo business televisivo. Non e' da escludere infine un certo appeal da possibile M&A nel medio-lungo termine, poiche' la Newco potrebbe attrarre l'interesse di broadcaster internazionali intenzionati a entrare nel mercato italiano con una quota di mercato significativo".
"L'operazione sarebbe positiva per Espresso permettendo il consolidamento del mercato, la valorizzazione di un asset non-core e il deconsolidamento di parte del debito" aggiunge Equita Sim sottolineando che per TiMedia gli impatti positivi deriverebbero dalle sinergie di costi (comunque contenute) e dalla possibilita' di proporre una politica di prezzi piu' favorevole.
Secondo Intermonte, i cinque multiplex insieme potrebbero generare 100 milioni di ricavi e 45-46 milioni di ebitda nel 2013, quest'ultimo potrebbe salire a 50 milioni nel 2014 grazie alle sinergie.