
Cari lettori ecco una nuova curiosità offerta gentilmente dal National Geographic. Gli animali sono in grado di ridere?
La risposta corretta in questo caso è affermativa ma limitata a qualche specie.
Ad oggi, si conoscono infatti reazioni simili al riso solo nelle scimmie antropomorfe e nei ratti.
Koko, la gorilla di pianura famosa per aver appreso i rudimenti del linguaggio dei segni, è in grado di fare versi simili alla risata ed emette anche una serie di speciali “ho ho” per i visitatori umani che le piacciono di più.
Marina Davila Ross, psicologa della University of Portsmouth, in Inghilterra, nel 2009 provò a fare il solletico a oranghi, gorilla e scimpanzé giovani o ancora cuccioli, ottenendo vocalizzazioni molto simili al riso. Nel suo ultimo studio, pubblicato sulla rivista PLOS ONE, la studiosa sostiene che gli scimpanzé possono atteggiare il volto a una sorta di sorriso, scoprendo i denti, anche quando non “ridono” apertamente.
I ratti hanno mostrato di reagire al solletico, emettendo squittii ultrasonici (non percepibili dall’udito umano) analoghi a quelli che usano quando giocano tra loro. La ricerca sul riso dei ratti, condotta dallo psicologo e neuroscienziato Jaak Panskepp della Washington State University, è stata utilizzata anche per mettere a punto un antidepressivo per uso umano, ora in fase di sperimentazione clinica.
Ratti e grandi scimmie sono considerati animali intelligenti, ma secondo Panskepp l’intelligenza potrebbe non essere un presupposto necessario per la risata, anzi, forse è piuttosto vero il contrario. La capacità di giocare e divertirsi potrebbe essere infatti tra le cause dell’aumento dell’intelligenza sociale di una specie.
(fonte: http://www.nationalgeographic.it)
