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Gli animali sono comunisti?

Creato il 04 marzo 2011 da Giancarlo
La lotta alla vivisezione? Va benissimo, purché sia targata sinistra. Se per caso anche qualche associazione vicina al Pdl si accoda alla protesta e scende in campo in difesa degli animali, allora scoppia il finimondo. È così che i ragazzi di Ideopolis, un gruppo di area di centrodestra impegnato in iniziative sociali a Lambrate, si sono visti negare la partecipazione al corteo di domani contro la sperimentazione sugli animali.

Roba da non credersi, se non fosse per una lettera inviata a Ideopolis dagli organizzatori del corteo animalista: «Appartenete a un’area politica con la quale c’è una divergenza ideologica abissale - si legge nel testo -, per cui vi chiediamo di non prendere parte al corteo. Siete un movimento di destra e cercate di infiltrarvi in quello animalista, che invece lotta per le uguaglianze e i diritti sociali che vogliamo espandere a tutti gli essere viventi». Uguaglianza? Diritti sociali? Non si direbbe. Anzi, si direbbe piuttosto che c’è una precisa volontà di associare la battaglia pro animali a una sola area politica, dando degli «infiltrati» agli altri. «Andremo in piazza lo stesso. Senza striscioni ma lo faremo, a titolo personale» annuncia il responsabile del gruppo Ideopolis, Federico Santoro. Il gesto non vuole essere una provocazione ma un modo per esprimere la propria posizione, in questo caso in difesa degli animali da laboratorio. «Da tempo stiamo affrontando il tema della vivisezione - spiega Santoro - e, al di là della manifestazione di sabato, organizzeremo presto una conferenza. Se gli animalisti hanno voglia di partecipare, siamo ben contenti di confrontarci. La vivisezione non è né di destra né di sinistra». «Evidentemente - aggiunge Antonluca Romano, a nome dei ragazzi della Giovane Italia - continua a persistere l’ideologia comunista, quella secondo cui va per forza demonizzato il nemico, anche quando il nemico non c’è». Anche quando la battaglia contro qualcosa, in questo caso gli esperimenti sugli animali, può essere comune. 

Non è la prima volta che i ragazzi di Ideopolis vengono attaccati. La loro sede di Lambrate è stata più volte presa di mira dai vicini di casa: gli abusivi della Panetteria occupata, uno dei centri sociali più sovversivi, già nel mirino delle forze dell’ordine per i suoi legami con le nuove Br. A ogni iniziativa di Ideopolis, quelli della Panetteria si presentano in una quarantina, in cerca di guai. E ogni volta che ai banchetti del mercato di Lambrate Ideopolis pubblicizza le proprie iniziative (ripetizioni gratuite, consulenza gratuita di avvocati, raccolta firme per ristrutturare il ponte della stazione), i centri sociali si presentano per fare un’azione di contro volantinaggio. Ma senza mai fare proposte costruttive. «In anni di presenza nel quartiere, quelli della Panetteria non hanno combinato nulla - aggiunge Federico Santoro -. Noi invece in pochi mesi ci siamo già dati parecchio da fare con iniziative sociali utili ai giovani della periferia. E con le feste del sabato sera in un quartiere dove le iniziative per i ragazzi non sono molte». La risposta dei centri sociali? Una scritta sui muri: «Fuori i fasci da Lambrate». Ora «i fasci» vengono esclusi anche da una manifestazione pubblica. Già, perché gli animali sono solo della sinistra.


Maria Sorbi per ilGiornale.it

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