Gli anni folli: Ferrara

Domenica scorsa, complice il bel tempo, siamo andati a Ferrara a visitare la mostra Gli anni folli.
(immagine tratta da www.cittadarte.emilia-romagna.it)

E' stata la prima mostra di Lorenzo che si è comportato davvero molto bene, indicando tutto ciò che riconosceva sui quadri esposti.
E' un'esposizione molto interessante che attraverso le opere di diversi artisti attivi agli inizi del Novecento offre uno spaccato di come Parigi fosse il centro di esperienze aritistiche ed intellettuali irripetibili.Poche opere valgono l'intera mostra. Prima fra tutte Il Gallo di Chagall davanti al quale mi sono letteralmente persa.  (immagine tratta da www.palazzodiamanti.it)
Il blu dello sfondo e l'abbraccio tra la figura femminile e l'animale (il gallo per l'artista è simbolo del tempo, del fuoco, del sole, dell’inizio attivo maschile e creativo), oltre ad altre due coppie di amanti piccolissime sulla tela, la rendono un'opere estremamente poetica.
Maternità di Picasso,realizzata nell'anno (1921) in cui nacque il primo figlio dellartista.
(immagine tratta da www.palazzodiamanti.it)
Un'opera maestosa ma al tempo stesso tenera.
 Il ready-made di Duchamp 50 cc di aria di Parigi.
(immagine tratta da www.wahooart.com)
Lasciando Parigi per New York, Duchamp porta con sè un dono. L'artista utilizza un'ampolla di vetro per usi medici, la apre per svuotarla del suo contenuto e poi la fa nuovamente sigillare da un farmacista parigino. In questo modo l'ampolla (che sembra vuota) conterrà per sempre 50cc di aria di Parigi (geniale come solo Duchamp sa essere).Infine L'Eco del vuoto di Dalì (immagine tratta da www.palazzodiamanti.it)
Un'opera molto suggestiva, che conferma l'artista un maestro dell'arte surrealista.Si tratta di una mostra davvero molto ricca e variegata che a mio parere merita di essere vista!
 L'idea in più:Per attirare i bambini durante una visita si può fare loro delle domande:-cosa vedi?  -cosa stanno facendo i personaggi dipinti?-come sono i colori?Si possono anche invitare i bambini a disegnare su piccoli bloc-notes (o semplici fogli di carta) il quadro che gli piace di più, o i particolari che più li colpiscono. Attraverso un'esperienza attiva la visita si trasforma in qualcosa di piacevole.