Quattro sorelle si sono fatte fotografare insieme, una volta all'anno, per 40 anni... Eccole qui sopra nel 1975 (piu' sotto c'e' la foto del 2014). Scorrere la serie completa e' un'esperienza strana, che solleva molte e contrastanti emozioni. Quattro vite delle quali non sappiamo assolutamente nulla, a parte l'evidente affetto delle sorelle l'una per l'altra. Quattro vite, da un'adolescenza quando tutto era ancora possibile, passando per amori, matrimoni, divorzi, carriere, successi e fallimenti, gioie e dolori, fino ad una terza eta' con probabili nipotini e l'inevitabile erosione entropica fin troppo ovvia sui loro volti. Per noi longevisti la reazione e' ancor piu' complessa dato che al mix di emozioni delle "persone normali" dobbiamo anche aggiungere la nostra enorma frustrazione di fronte ad un nemico che ci ha in costante ritirata personale... Le poche vittorie che emergono dai laboratori e i pochi interventi oggi a nostra disposizione, sono i piccoli successi di un gruppo di guerriglieri disorganizzati, l'equivalente di una singola molotov lanciata contro la divisione corazzata dell'invecchiamento che avanza... Ma a differenza delle persone normali di cui sopra, abbiamo dalla nostra anche la tenue speranza che, pur perdendo qualche battaglia contro l'invecchiamento, un giorno vinceremo la guerra. Una speranza che ci spinge a prenderci cura di noi stessi con l'obiettivo di arrivare in buona forma sia fisica che mentale al giorno in cui terapie anti-invecchiamento saranno mature, sicure e disponibili per tutti - non e' un caso che gli articoli di Longevismo Pratico siano fra i piu' numerosi nell'archivio del blog. La speranza, pero', e' un'arma a doppio taglio: puo' sostenerci verso un'obiettivo importante, ma puo' anche ingannarci (chi vive sperando...)
E con queste brevi riflessioni fra speranza e frustrazione, che sospetto molti lettori condivideranno, vi lascio per qualche giorno, con gli auguri di un fantastico 2015.