(Jason and the Argonauts di Don Chaffey, 1963)
Indubbiamente il motivo principale per guardare o riguardare il classico del 1963 Gli Argonauti è ammirare il lavoro svolto da Ray Harryhausen sugli effetti speciali dell'epoca. Le sue creature mitologiche, i mostri, le riproduzioni animate a passo uno e incredibilmente amalgamate alle azioni degli attori che recitano in live action, hanno un valore storico decisamente importante per quella che è stata l'evoluzione del settore verso il cinema moderno. In fin dei conti Gli Argonauti può essere considerato un grande blockbuster d'avventura di inizio anni '60, un giusto mix tra peplum in sandaloni e scenari fantastici.
Protagonista del film il mito di Giasone e degli Argonauti alla ricerca del vello d'oro, una trasposizione cinematografica sicuramente incompleta e rimaneggiata del mito, ma per l'epoca d'uscita altamente spettacolare e avvincente, questo grazie più alla maestria di Harryhausen che non a quella del cast o dello stesso regista Don Chaffey, noto qui da noi più che altro per lavori televisivi su varie serie tv e per la regia di Elliot il drago invisibile.
Per noi spettatori moderni la scansione narrativa del film potrebbe risultare ingenua e ascrivibile al degnissimo filone della serie B, ciò nonostante è possibile guardarlo con occhio critico apprezzandone i risvolti positivi senza timore d'annoiarsi troppo. Pensare che gli scontri di Giasone e degli Argonauti contro la schiera di scheletri, contro la mostruosa Idra, contro le arpie o la statua di Talos sono stati ricreati facendo recitare gli attori in solitudine e aggiungendo le creature mitologiche muovendo i pupazzoni a passo uno in un momento successivo, non può non creare stupore. A questo si unisce un'ottima fotografia ispirata dalle location ricercate nei dintorni della nostra Palinuro che offre tramonti splendidi e mare blu, perfetta cornice che tocca i luoghi narrati anche nel mito.
Giasone (Todd Armstrong) reclama il regno della Tessaglia usurpato a suo padre anni prima dal temibile Pelia (Douglas Wilmer) il quale, messo sul chi va là da una profezia, sa bene di essere destinato a cadere per mano di Giasone, ragion per cui con un inganno manda lo stesso alla ricerca del mitico vello d'oro nella speranza che l'eroe non faccia ritorno. Per l'impresa Giasone arruolerà i migliori atleti di grecia tra i quali anche il semi divino Ercole (Nigel Green) e partirà alla volta del vello d'oro sulla nave costruita da Argo (Laurence Naismith). Sulla stessa, in qualità di spia e sabotatore, salirà in incognito anche Acasto (Gary Raymond), il figlio di Pelia. Tra gli incontri degli Argonauti lungo il cammino, anche quello con la bella Medea (Nancy Kovack). A mettere becco nella vicenda non mancheranno gli interventi divini di Zeus (Nial MacGinnis) ed Era (Honor Blackman)
Dopo aver visto le prove del maestro degli effetti speciali in La Terra contro i dischi volanti e in A 30 milioni di km dalla Terra, posso dire che lo stato dell'arte ne Gli Argonauti ha fatto ancora un passo in avanti.