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Gli attori del Rossese: Poggi dell’Elmo

Da Vini&terroir

L’Azienda Agricola Poggi dell’Elmo di Giovanni Guglielmi produce Rossese di Dolceacqua e Vermentino, vini autoctoni di rango nobile espressione di questo territorio.La cantina e le vigne si trovano all’estremo ovest della Riviera Ligure di Ponente a 15 chilometri dal confine con la Francia, immerse in una realtà tipica dell’entroterra ligure.La vigna è situata nel comune di Soldano, nella Val Verbone, zona vocata per la coltivazione della vite. L’esposizione dei vigneti è favorevole a Sud e a Sud-Est, l’impianto ha un’età media di quarant’anni ma alcune viti risalgono agli anni Trenta. Altri impianti più giovani sono impostati su terrazze sorrette da muri di pietra dove le pendenze vertiginose impediscono l’utilizzo di mezzi meccanici. I vini prodotti sono il Rossese di Dolceacqua Classico, Rossese di Dolceacqua Superiore Pini, Rossese di Dolceacqua Superiore Elmo Primo, Rosèto il loro rosato ed il Vermentino.

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vigneti dell’azienda

Potete descriver e la vostra azienda ( storia,situazione,vitigni, superficie) e il vostro incqrico all’interno della stessa?

L’azienda agricola Poggi dell’Elmo è stata fondata ufficialmente nel 2000, anche se già in passato mio padre, Elmo Guglielmi, si è sempre dedicato alla lavorazione della vigna e alla commercializzazione del vino, ma soltanto in damigiana.La tradizione agricola della nostra famiglia risale ai primi dell’Ottocento, quando il nostro avo Giandomenico iniziò a coltivare la vigna e le olive, e dal secondo dopoguerra anche le rose. Soltanto nel 2000 ho deciso di fare il grande passo e iniziare ad imbottigliere e a vendere personalmente il vino prodotto. L’azienda è localizzata in zona Pini, cru rinomato per la qualità del prodotto. Coltiviamo 2,5 ettari di vigneto su terrazzamenti sostenuti da muretti a secco, dove è impossibile l’utilizzo di mezzi meccanici.Il vitigno principale è il Rossese, ma sono presenti coltivazionidi Rosato da uve Rossese e di Vermentino.

Come è nata la vostra passione e c’è un vino che ha fatto iniziare il tutto?

La mia passione per il vino mi è stata tramandata da mio padre. Ho sempre vissuto in un ambiente familiare dedito all’agricoltura e ho coltivato la terra fin da piccolo, imparando ad amarla e a trattarla con il massimo rispetto che merita.Il vino che mi ha ispirato è quello che faceva mio padre

i vini dell'azienda

i vini dell’azienda

Quali sono i vostri progetti futuri?

Bella domanda. Quello che spero è tramandare ai miei due figli, è ciò che mio padre ha insiegnato a me.

Un vino della vostra azienda a cui siete particolarmente legati?

Un mio vino a cui sono particolarmente legato è Elmo Primo.

Potete descrivere in termini sensoriali questo vino?

Elmo Primo è un Rossese di Dolceacqua con bassa resa e lunga macerazione, ha una buona concentrazione. Viene effettuato un leggero passaggio in barriques. È un vino inteso, molto particolare.

vigneti dell'azienda

vigneti dell’azienda

Un vino, del panorama enologico internazionale e nazionale, che vi ha stupito positivamente?

Un vino che mi ha stupito positivamente è il Pinot Nero

Perchè avete scelto questo vino?

Ho scelto questo vino perché è diverso dalla stragrande maggioranza dei vini internazionali; è fine, delicato e fruttato.

A che vitigno o vino internazionale piace paragonare il vostro?

Penso che il Rossese di Dolceacqua sia difficilmente paragonabile ad un vitigno internazionale. Il Rossese è un vitigno unico, su un terroir particolare, sia grazie al terreno, sia grazie alla posizione soleggiata con vista sul mare.

E’ un segnale positivo o negativo paragonare un vostro vino ad un altro più conosciuto internazionalmente?

Se è unico non ha questi problemi.

Un vostro sogno nel cassetto?

Sarei contento di riuscire a dare al nostro territorio e ai suoi prodotti un’importanza maggiore, e più meritevole, nel mondo.

La regione italiana, la nazione europea o extra europea dove vendete il maggiore numero delle bottiglie?

Vendo maggiormente in Liguria.

Come vedete il futuro enologico della vostra DOC?

Penso che sia proprio un vino del futuro.

Come vorresti una tua DOC ideale?

Non siamo noi produttori a fare le DOC.

Legno oppure no?

Legno controllato, ma non su tutta la produzione. A mio parere il legno va usato soltanto per un vino aziendale molto particolare, giustapposto al Rossese senza legno.

guglielmi IV

Perchè un consumatore dovrebbe scegliere i vostri vini piuttosto che altri?

Molto banalmente, un consumatore dovrebbe scegliere i miei vini perché gli piacciono; perché gli suscitano una gradevolezza sensoriale.

Il futuro commerciale del vino è legato a quale fattore? ( esempio: vendita on line, mercati esteri, agenti commerciali oppure no etc etc)

Il futuro commerciale del vino dovrebbe essere legato ad un solo fattore: la qualità.

Credete nelle guide enologiche?

Credo poco alleguide.

I concorsi sono utili?

Sì, anche se oggi il consumatore sia più attento e preparato che in passato.

Meglio i concorsi italiani oppure esteri?

Italiani.

Marketing oppure no?

Sì.

Bianco, rosso oppure rosè siete tradizionalisti oppure innovatori?

Tutti e tre. Sono sia tradizionalista che innovatore.

La figura del sommelier è ancora importante ?

Sì, mi piacciono i sommeliers perché insegnano a bere bene e cercano di far conoscere tutto ciò che c’è di buon o nel vino.

Un vino che vorreste assaggiare almeno una volta nella vita?

Uno carissimo, per vedere se…

Andreste ad investire nelle nuove aree vinicole dei paesi emergenti del New World ( Sud Africa, Stati Uniti, Cile, Argentina,Uruguay,Brasile)?

No, amo la mia terra.

 


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