L'idea di uno speed-bump all'evoluzione umana attraverso batteri provenienti da un altro pianeta è interessante. Così come il processo di conquista dello spazio da parte dell'uomo, e la mescolanza di scienza con politica e bassezze tipicamente umane. Peccato che il romanzo soffra dell'età. Ciò che viene detto dei pianeti, e soprattutto di Marte, è sorpassato. Addirittura oggi si c'è chi teorizza che la terraformazione del pianeta rosso sia praticamente impossibile perché il pianeta è troppo piccolo per poter trattenere indefinitamente un'atmosfera come quella terrestre. Insomma... si potrebbe avere aria respirabile su Marte, ma questa sfuggirebbe lentamente alla forza gravitazionale del pianeta, rendendolo di nuovo sterile (perdonatemi... non trovo il link all'articolo tra la miriade di link salvati... se lo scovo, lo inserisco!). Lo stile narrativo è altalenante. In certi momenti è davvero noioso da seguire. In altri invece è accattivante. La fantascienza, in questo libro, sembra quasi una scusa per parlare di psicologia, e di evoluzione del pensiero, e della visione razionalizzata della realtà. E' una specie di volo pindarico, interessante, ma che probabilmente, oggigiorno avrebbe avuto maggiore effetto all'interno di una narrazione più snella e breve.
E' difficile da giudicare. Dal punto di vista di intrattenimento merita tre stelle. Dal punto di vista dei temi trattati, invece, ne vale quattro abbondanti. Alla fine opto per le tre, visto che ho cominciato a leggere quel libro per motivi di intrattenimento puro.